216ª Seduta
Presidenza del Vice Presidente
MORRA
Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La seduta inizia alle ore 15,45.
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazione
Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI risponde all’interrogazione 3-01989, primo firmatario il senatore Vimercati, rilevando che la società Lares Cozzi spa, a seguito dell’approvazione del programma di crisi aziendale, ha usufruito del trattamento straordinario di integrazione salariale dal 23 marzo 2009 al 22 marzo 2010, ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 223 del 1991 e successivamente, una volta ammessa alla procedura di concordato preventivo, dal 19 maggio 2009 al 18 maggio 2010, ai sensi dell’articolo 3, comma 1 della medesima legge. A seguito della dichiarazione di fallimento del 9 luglio 2009, la società ha quindi usufruito di un ulteriore trattamento di Cassa integrazione guadagni straordinaria, fino al 18 maggio 2010.
La società Metalli preziosi spa, dichiarata fallita il 25 maggio 2009, ha invece beneficiato del trattamento straordinario di integrazione salariale dal 22 maggio 2009 al 21 maggio 2010. Successivamente, verificato che per l’Azienda sussistevano fondate prospettive di continuazione o di ripresa dell’attività produttiva, essa è stata ammessa al trattamento straordinario di integrazione salariale per ulteriori sei mesi, fino al 21 novembre 2010.
Esaurita la possibilità, per entrambe le aziende, del ricorso al trattamento di integrazione salariale ai sensi della vigente normativa, la regione Lombardia ha provveduto ad autorizzare il trattamento di Cassa integrazione guadagni in deroga, rispettivamente dal 19 maggio 2010 al 31 marzo 2011 in favore della Lares Cozzi spa e dal 22 novembre 2010 al 31 marzo 2011 in favore della Metalli preziosi spa.
Per il periodo successivo al 31 marzo, la regione Lombardia e le parti sociali hanno sottoscritto un accordo-quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga. In particolare, per le aziende in fallimento, l’accordo ha previsto la possibilità di richiedere la Cassa integrazione guadagni in deroga per un periodo massimo di 5 mesi, rinnovabili, sulla base di un nuovo accordo sindacale, fino al 31 dicembre 2011.
Resta comunque ferma la più ampia disponibilità del Ministero del lavoro a valutare, qualora richiesto, ogni possibile soluzione diretta a tutelare la posizione dei lavoratori.
Il senatore VIMERCATI (PD) si dichiara soddisfatto della risposta e ringrazia per la particolare celerità del Governo.
IN SEDE REFERENTE
(2147) Misure straordinarie per il sostegno del reddito e per la tutela di determinate categorie di lavoratori, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Damiano ed altri; Miglioli ed altri; Miglioli ed altri; Bellanova ed altri; Letta ed altri; Donadi ed altri
(Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 23 marzo scorso.
Il relatore CASTRO (PdL) ricorda che già nell’illustrare il disegno di legge aveva sottolineato come alcune disposizioni fossero già contenute in altri provvedimenti. In particolare, rileva che la norma di cui all’articolo 2, riguardante misure previdenziali in favore degli operai agricoli, è contenuta nell’articolo 15 del disegno di legge n. 2243, attualmente all’esame della Commissione Affari costituzionali del Senato. Inoltre, il Fondo di solidarietà di cui all’articolo 3 è già stato istituito con decreto ministeriale n. 33 del 21 gennaio 2011. Quanto alla riforma degli ammortizzatori sociali, come richiamato nel corso della seduta del 2 febbraio scorso dal sottosegretario Ravetto, la legge n. 183 del 2010 (cosiddetto “collegato lavoro”) ha previsto in materia una delega al Governo. Conclusivamente, sottopone alla Commissione ogni valutazione in merito al provvedimento.
La senatrice GHEDINI (PD), pur riservandosi un giudizio più approfondito delle questioni sollevate dal senatore Castro, ritiene prioritario verificare l’andamento dell’iter del disegno di legge n. 2243, onde valutare se il disegno di legge in esame non rappresenti semmai un vettore più rapido. Quanto alla riforma degli ammortizzatori sociali, sottolinea che la delega contenuta nel cosiddetto “collegato lavoro” ha una scadenza molto lontana, ciò che conferma la necessità di una riflessione sulla misura, peraltro assai specifica, contenuta nell’articolo 1. Nel ribadire che il suo Gruppo ritiene prioritario un riordino complessivo del sistema degli ammortizzatori sociali, ricorda inoltre che presso l’altro ramo del Parlamento era stato conseguito un accordo in ordine alla destinazione ed alla platea dei beneficiari. I criteri precedentemente identificati non hanno tuttavia centrato l’obiettivo, a fronte, però, di una platea assai ampia di destinatari. Ciò rende necessaria una valutazione attenta delle questioni, spingendo semmai in direzione di una riattualizzazione dei contenuti del provvedimento.
Concorda la senatrice CARLINO (IdV).
Il relatore CASTRO (PdL), nel prendere atto delle considerazioni avanzate dalla senatrice Ghedini, conviene in ordine alla opportunità degli approfondimenti segnalati, con specifico riferimento ai tempi di esame del disegno di legge n. 2243 in Commissione Affari costituzionali e ad una rilettura dei contenuti dell’articolo 1, attraverso una rimappatura dei destinatari. Tali approfondimenti potranno a suo avviso essere utilmente svolti in tempi rapidi.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,05.
MARTEDÌ 5 APRILE 2011
215ª Seduta
Presidenza del Vice Presidente
MORRA
Intervengono, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, in rappresentanza del Coordinamento Re:Fusi, il dottor Nicola Chiarini, presidente, accompagnato dalla dottoressa Antonella Benanzato, membro del direttivo Re:Fusi e componente della commissione lavoro autonomo FNSI e dalla dottoressa Laura Viggiano, componente della commissione lavoro autonomo FNSI.
La seduta inizia alle ore 15,50.
SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI
Il presidente MORRA comunica che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, sono state chieste l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione radiofonica e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
Il PRESIDENTE avverte altresì che la pubblicità della seduta sarà inoltre assicurata attraverso la resocontazione stenografica, che sarà resa disponibile in tempi rapidi.
La Commissione prende atto.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell’indagine conoscitiva sul trattamento normativo ed economico nel settore dell’editoria: audizione di rappresentanti dei lavoratori freelance e autonomi.
Riprende l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 29 marzo scorso.
Il dottor CHIARINI illustra la posizione del Coordinamento Re:Fusi sul tema, segnalando, tra l’altro, che la media annua del reddito di un collaboratore si attesta intorno ai settemila euro, che salgono a novemila per i possessori di partita IVA. Ritiene indispensabile l’individuazione di soluzioni che consentano di passare da una situazione di precarietà imposta ad un modello di flessibilità condivisa, ridefinendo un quadro di garanzie complessive.
Il senatore CASTRO (PdL) chiede se gli intervenuti abbiano la sensazione di una pressione che può portare ad una ulteriore dequalificazione della prestazione di lavoro e quale ne sia l’opinione in ordine ad una exit strategy dall’attuale condizione, soprattutto con riferimento a percorsi a trazione negoziale, sul tipo di quelli già felicemente sperimentati per il personale dei call-center.
Il dottor CHIARINI conferma che la situazione è sentita come fortemente dequalificante, anche per l’assenza di un salario minimo o di un tariffario di riferimento.
Il senatore ICHINO (PD) chiede se il Coordinamento Re:Fusi auspichi l’introduzione di un tariffario di tal fatta e come esso dovrebbe articolarsi.
Il dottor CHIARINI, premesso che il tipo di prestazione cui si sta facendo riferimento è per sua natura flessibile, ritiene che vadano comunque studiate le modalità di adozione di un tariffario minimo, che egli auspica fortemente. Auspica inoltre una maggiore severità nel contrasto all’esercizio abusivo della professione, non certo con finalità di tipo corporativo, bensì nell’ottica della tutela professionale.
Il senatore ICHINO (PD), premesso che i lavoratori precari in questione sono sostanzialmente vittima di una simulazione, trattandosi presumibilmente non di lavoratori autonomi, bensì, in larga percentuale, di lavoratori dipendenti, evidenzia l’esistenza di un delicato problema di policy, atteso che i rappresentanti degli editori assumono di non essere in grado di sopportare i costi di una regolarizzazione generalizzata.
La dottoressa BENANZATO, nel sottolineare la rilevanza del punto sollevato dal senatore Ichino, ritiene necessario individuare soluzioni finalizzate a rendere al lavoro autonomo la dignità, innanzitutto economica e previdenziale, che gli spetta.
Il dottor CHIARINI ritiene che l’orizzonte non sia necessariamente quello di una assunzione in senso tradizionale, bensì della creazione di percorsi idonei a creare meccanismi virtuosi e dell’individuazione di regole condivise.
La dottoressa VIGGIANO richiama l’attenzione sulla dichiarazione di stato di crisi effettuata da talune aziende editoriali, concordando prepensionamenti con giornalisti immediatamente dopo trasformati in freelance. Ribadisce la necessità di una bozza di tariffario minimo da sottoporre alla FIEG e ricorda che, in occasione dell’ultimo rinnovo contrattuale, la Federazione si è addirittura rifiutata di trattare l’argomento.
La dottoressa BENANZATO riferisce dati riguardanti l’area del Veneto afferenti ai titolari di rapporto di lavoro dipendente e ai giornalisti iscritti alla gestione separata, nonché raffronti sul reddito medio di un giornalista dipendente, di un co.co.co e di un libero professionista.
Il dottor CHIARINI interviene nuovamente per auspicare l’instaurazione di una dialettica corrente con la FIEG.
La senatrice BLAZINA (PD) chiede chiarimenti in ordine alla tutela delle donne operanti nel settore, con specifico riferimento ai percorsi professionali ed alla maternità.
Risponde la dottoressa VIGGIANO, che fa riferimento anche alla propria esperienza all’interno della Commissione pari opportunità.
In considerazione dell’inizio della seduta dell’Assemblea, il PRESIDENTE , dopo aver ringraziato gli intervenuti, dichiara conclusa l’audizione e rinvia il seguito dell’indagine conoscitiva.
La seduta termina alle ore 16,30.