SEDE CONSULTIVA
Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra.
La seduta comincia alle 9.20.
DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.
C. 1248 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 luglio 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che il relatore, in esito al dibattito sinora svolto, ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 3). Comunica, altresì, che i deputati Airaudo ed altri hanno presentato una proposta di parere alternativa a quella del relatore.
Antonio BOCCUZZI (PD), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, facendo notare che essa mira a un significativo miglioramento del testo in esame, suggerendo modifiche, in particolare, agli articoli 31, 32 e 35. Sottolineata l’esigenza più complessiva di verificare lo stato di applicazione del decreto legislativo 81 del 2008, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, argomento sul n. quale sarà utile dare seguito all’opportuna proposta del gruppo SEL per l’avvio di una indagine conoscitiva specifica, ritiene importante che la semplificazione a cui mira il presente provvedimento non avvenga secondo modalità che rischiano di determinare un abbassamento delle tutele nei confronti dei lavoratori. Evidenzia, pertanto, l’esigenza di intervenire sulla durata di validità del DURC, sui requisiti di adeguata professionalità del preposto alla sicurezza (laddove sia previsto in sostituzione dell’obbligo del DUVRI), sulla più puntuale definizione delle attività a basso rischio esentate da oneri burocratici, sul miglioramento delle forme di comunicazione degli incidenti. Inoltre, fa notare che la sua proposta di parere evidenzia la necessità di promuovere un intervento che prevenga il fenomeno delle aste al massimo ribasso, nell’ambito delle gare degli appalti, al fine di salvaguardare il personale coinvolto, i cui costi ritiene siano da scorporare dal prezzo finale (ripristinando una norma di civiltà, di recente ingiustamente abrogata), sottolineando altresì l’opportunità di sopprimere l’articolo 35, che giudica pericoloso nei confronti dei lavoratori non inseriti stabilmente nelle organizzazioni di lavoro.
Rilevato che con la propria proposta di parere ha inteso evidenziare la questione del taglio di spesa per i servizi esternalizzati nelle scuole (suscettibile di determinare pesanti conseguenze a livello occupazionale), nonché quella del riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti all’amianto, si dichiara dispiaciuto di non avere potuto affrontare anche la problematica ambientale relativa alla gestione delle falde acquifere, sollevata nel corso del dibattito dal deputato Zappulla, atteso che essa, seppur meritevole della massima attenzione, non rientra nelle competenze della Commissione.
Raccomanda, in conclusione, l’approvazione della sua proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, ringraziando tutti i deputati per gli spunti offerti nel corso dell’esame.
Titti DI SALVO (SEL) illustra la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo, dichiarando la netta contrarietà nei confronti di un provvedimento che, anche qualora fossero approvate le modifiche richieste dal relatore, sarebbe largamente criticabile sotto diversi profili. Rilevata l’esigenza di avviare quanto prima una 81 del 2008 – ricognizione sullo stato di attuazione del decreto legislativo n. in ordine al quale il suo gruppo ha già richiesto l’avvio di una apposita indagine conoscitiva – e tenuto conto che da diversi anni questo impianto normativo è stato oggetto di ripetute modifiche, che ne hanno alterato l’impostazione originaria, giudica sbagliato, sia dal punto di vista simbolico, sia dal punto di vista dell’operatività concreta, continuare a intervenire con misure (non richieste, peraltro, neanche dalle stesse imprese) che determinano un arbitrario e ingiustificato abbassamento del grado di tutele nei confronti dei lavoratori.
Esprime, poi, forti perplessità sull’articolo 58 – la cui copertura finanziaria appare, peraltro, largamente criticabile – che determinerà un effetto devastante sui lavoratori impiegati nelle società addette allo svolgimento dei servizi esternalizzati nella scuole. Infine, facendo presente che gli stessi dati forniti dall’INAIL nella giornata di ieri documentano una certa tendenza delle imprese a non rispettare le regole sulla sicurezza, ritiene opportuno lanciare un segnale che vada nella direzione di una tutela nei confronti dei lavoratori, a partire dalla modifica del provvedimento in esame: raccomanda, pertanto, l’approvazione della proposta di parere alternativa a quella del relatore, presentata dal suo gruppo.
Marialuisa GNECCHI (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dal relatore.
Antimo CESARO (SCpI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Walter RIZZETTO (M5S) preannuncia l’astensione del suo gruppo nella votazione della proposta di parere formulata dal relatore.
Renata POLVERINI (PdL) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere presentata dal relatore.
Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che porrà prima in votazione la proposta di parere del relatore, facendo notare che, in caso di sua approvazione, la proposta alternativa dei deputati Airaudo ed altri si intenderà conseguentemente preclusa e non sarà, pertanto, posta in votazione.
La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dal relatore, risultando conseguentemente preclusa la proposta alternativa di parere dei deputati Airaudo ed altri.
Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global Water Assessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12 settembre 2012.
C. 1247 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Cesare DAMIANO, presidente, nell’avvertire che illustrerà il provvedimento in titolo in sostituzione del relatore, impossibilitato a prendere parte alla corrente seduta, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere un parere, per quanto di competenza, sul Protocollo in esame, concluso presso la sede dell’UNESCO a Parigi il 12 settembre scorso, che disciplina il funzionamento del Segretariato del Programma mondiale di valutazione delle acque (World Water Assessment Programme – WWAP), con sede a Perugia; il provvedimento è stato già approvato dal Senato e richiede ora la definitiva conclusione dell’esame da parte della Camera.
Ricorda, in proposito, che il Programma è un’iniziativa delle Nazioni Unite, avviata nel 2000 per sviluppare politiche e pratiche di gestione che aiutino a migliorare la qualità delle risorse di acqua dolce e ad individuare situazioni di crisi idrica, fornendo studi, approfondimenti e proposte per superarle: in questa prospettiva il WWAP coordina le azioni delle diverse agenzie delle Nazioni Unite che si occupano di gestione delle risorse idriche, favorendo un approccio «traversale» all’emergenza globale delle risorse idriche. Fa presente che il Segretariato del Programma, temporaneamente collocato presso la sede dell’UNESCO a Parigi, è stato poi spostato a Perugia, a seguito di una decisione adottata all’unanimità, nel febbraio 2006, dal Consiglio di coordinamento di UN Water, la piattaforma che raggruppa gli organi ONU che si occupano di risorse idriche e i 17 grandi organismi internazionali, a carattere associativo e scientifico, operanti nel settore. Rileva che il trasferimento a Perugia, a partire dal 2007, è stato successivamente disciplinato da due accordi, il primo di costituzione di un fondo fiduciario siglato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dall’UNESCO, risalente al 2 febbraio 2007, e il secondo tra la Regione Umbria e l’UNESCO, del 26 luglio 2007, per la messa a disposizione della sede di Villa «La Colombella».
Per quanto concerne i profili di diretto interesse della Commissione, sottolinea la rilevanza, sotto il profilo dell’occupazione e della promozione della ricerca scientifica nel Paese, dell’articolo 5, che disciplina le diverse, potenziali, attività congiunte Italia-UNESCO in ambito WWAP, tra le quali: la produzione di rapporti informativi sui progressi fatti, sia su scala regionale che globale, nel raggiungimento dei traguardi stabiliti dagli Obiettivi di sviluppo del Millennio connessi all’acqua; l’organizzazione di programmi di formazione su scala regionale e nazionale nello specifico settore. Segnala, quindi, l’articolo 8, che prevede le consuete misure fiscali sia per le attività dell’Ufficio UNESCO di Perugia sia per i funzionari ivi impiegati, mentre l’articolo 9 disciplina i rapporti di lavoro tra l’UNESCO e il suo personale in forza presso il Segretariato di Perugia, rinviando alla legislazione internazionale in materia.
Per tali ragioni, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo della XI Commissione. Propone, pertanto, di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal presidente.
La seduta termina alle 9.45.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 11 luglio 2013.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.45 alle 10.05.
INTERROGAZIONI
Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Sesa Amici.
La seduta comincia alle 13.35.
5-00398 Gribaudo: Obblighi assunzionali di soggetti disabili nelle amministrazioni pubbliche.
Il sottosegretario Sesa AMICI, nel precisare che oggi rimette alla Commissione gli elementi di natura tecnica acquisiti dagli organismi governativi competenti, risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), evidenziando la condizione di effettivo disagio che, a causa dell’aggravato blocco per le pubbliche amministrazioni, incontrano i soggetti che avrebbero legittime aspettative di 68 del 1999. In tal senso, fa presente che il tutela ai sensi della legge n. Governo si riserva di lavorare alla possibile individuazione di una soluzione che superi gli ostacoli normativi esistenti, sollecitando altresì i gruppi a promuovere propri interventi di carattere legislativo, diretti ad affrontare efficacemente la problematica.
Chiara GRIBAUDO (PD) ringrazia il rappresentante del Governo soprattutto per la parte aggiuntiva della risposta, di carattere più politico, che consente di dare una speranza di sensibilità e di reale apertura nei confronti dei problemi esistenti. Si dichiara, invece, molto meno soddisfatta della risposta per quanto concerne la parte tecnico-giuridica, atteso anche che una recente sentenza della Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia proprio a causa della mancata adozione di misure dirette all’effettivo inserimento dei disabili nel mondo del lavoro.
Auspica, pertanto, che il Governo voglia realmente collaborare con il Parlamento per accelerare i percorsi di verifica e monitoraggio della situazione segnalata nella sua interrogazione, contribuendo ad individuare una concreta forma di sostegno per una platea di soggetti che si colloca tra quelle più deboli della società.
Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell’interrogazione all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 13.45.
SEDE REFERENTE
Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Sesa Amici.
La seduta comincia alle 13.45.
Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico.
C. 857 Damiano.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo rinviato nella seduta del 4 luglio 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che oggi è prevista la prosecuzione del dibattito di carattere generale sul provvedimento in esame, facendo presente sin d’ora che, una volta esauriti gli eventuali interventi della seduta odierna, sarà comunque opportuno rinviare il seguito dell’esame all’ultima decade di luglio, essendo necessario attendere l’assegnazione alla Commissione degli ulteriori progetti di legge vertenti sull’argomento, la cui presentazione è già stata preannunciata da diversi gruppi, ai fini del loro abbinamento alla proposta di legge in titolo.
Marialuisa GNECCHI (PD) ricorda che il progetto di legge in esame e i provvedimenti in materia di deroghe per l’accesso al trattamento pensionistico, iscritti al successivo punto del calendario dei lavori, mirano a reintrodurre un qualche criterio di gradualità nel regime previdenziale, gradualità che è stata totalmente travolta dalla cosiddetta «riforma Fornero». Al riguardo, peraltro, intende precisare che – ben al di là di quanto non possa risultare dal lavoro formale della Commissione, che comunque sta inserendo tali provvedimenti settimanalmente all’ordine del giorno – è in corso anche un incessante lavoro parallelo di natura informale, diretto ad assicurare l’individuazione delle necessarie coperture finanziarie e a promuovere l’opportuna ricerca del consenso in tutti gli ambiti ministeriali, che coinvolge, con tutta evidenza, anche livelli di intervento diversi da quello parlamentare.
Nel ribadire che l’intenzione dell’intera Commissione è quella di non lasciare nessun cittadino senza lavoro, senza pensione e senza strumenti di sostegno del reddito, richiama l’attenzione dei gruppi sul dato per cui già dal gennaio di quest’anno diversi lavoratori si trovano in una simile situazione, citando in particolare l’esempio dei pochi – ma proprio per questo ancor più meritevoli di tutela – lavoratori che dal 1o gennaio 2013 non hanno neanche potuto beneficiare della proroga degli ammortizzatori sociali.
Rimarca, pertanto, come il lavoro della Commissione in questa fase non sia l’unica attività posta in essere per giungere alla soluzione dei problemi esistenti, in quanto occorre anche che si attivino i tavoli tecnici di confronto, si avviino i monitoraggi e le verifiche dell’INPS e si dia vita ad ampie forme di collaborazione tra strutture ministeriali e, in particolare, tra dicasteri competenti e Ragioneria generale dello Stato. Per tali ragioni, assicura che l’intera Commissione continuerà a fare la sua parte, con il massimo impegno, per garantire che sia realizzato ogni possibile intervento diretto a dare una risposta a quello che ritiene un vero e proprio dramma sociale.
Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico.
C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga.
(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento del progetto di legge C. 1045).
La Commissione prosegue l’esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 4 luglio 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte preliminarmente che è stato richiesto l’abbinamento ai progetti di legge in esame anche della proposta di legge C. 1045 Di Salvo, appena assegnata alla Commissione, che verte su un argomento analogo a quello trattato dai restanti provvedimenti.
Per tale ragione, propone alla Commissione di prevedere l’abbinamento, ai sensi dell’articolo 77, comma 1, del Regolamento, anche del predetto progetto di legge C. 1045 Di Salvo.
La Commissione concorda.
Cesare DAMIANO, presidente, preso atto che non vi sono richieste di intervento e dato atto al deputato Gnecchi di avere segnalato, in occasione delle riflessioni svolte nell’ambito dell’esame del precedente argomento all’ordine del giorno, le questioni che motivano il particolare impegno della Commissione sui progetti di legge in titolo, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.55.
SEDE REFERENTE
Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 13.45.
Modifica alla normativa in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola.
C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana.
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di giovedì 4 luglio 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che il relatore ha presentato, nella precedente seduta, una proposta di testo unificato dei progetti di legge in titolo. e che il seguito dell’esame è stato rinviato in attesa di chiarimenti sui profili finanziari da parte del Governo.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA intende anzitutto informare che per la giornata di domani è previsto un nuovo incontro di natura tecnica tra gli uffici dei dicasteri competenti, nel quale sarà possibile completare il confronto, iniziato già da alcuni giorni, tra i diversi sistemi di calcolo adottati per la definizione della platea dei beneficiari dei provvedimenti in esame e della relativa quantificazione finanziaria. Avverte, in particolare, che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, a seguito di ulteriori approfondimenti con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha manifestato la propria disponibilità a elaborare un proprio documento, che possa fare chiarezza anche sugli elementi di novità emersi dai precedenti incontri tecnici svolti tra gli organismi competenti.
Fa notare che, da quanto sembrerebbe emergere dai richiamati confronti informali, vi sarebbe ancora una certa distanza numerica, ormai piuttosto ridotta, tra la platea individuata dall’INPS e quella determinata dal MIUR, sull’entità della quale sembrerebbero incidere diversi fattori. Osserva, infatti, che la stima dei numeri potrebbe variare sensibilmente a seconda che si interpreti l’intervento normativo, contemplato dai provvedimenti in esame, come suscettibile di garantire ai lavoratori della scuola una finestra di uscita rigidamente limitata al 31 agosto (come valutato dal MIUR) o estesa all’intero anno (come interpretato dall’INPS, in base al richiamo all’articolo 59 della 449 del 1997); inoltre, ulteriori oscillazioni nella quantificazione legge n. degli oneri potrebbero derivare da una differente valutazione circa le probabilità dei potenziali beneficiari di presentare effettivamente domanda di pensionamento e, dunque, di esercitare l’opzione di uscita dal lavoro, da interpretare sulla base di indici statistici registrati in passato in occasioni simili. Fatto presente che su tali differenze di valutazione gli uffici competenti – compresi quelli del Ministero dell’economia e delle finanze, le cui stime, in ogni caso, seppur con talune limitate differenze, appaiono più in linea con quelle dell’INPS – mirano a fare definitivamente chiarezza entro la giornata di domani, osserva che, nella prospettiva di una esatta quantificazione degli oneri, sarà necessario considerare anche altri elementi connessi alle implicazioni di tipo contabile, in termini di competenza o di cassa, determinate dal riconoscimento, in tali casi, di una buonuscita anticipata ai lavoratori interessati.
Cesare DAMIANO, presidente, preso atto che permangono ancora talune incertezze circa l’individuazione della platea dei beneficiari delle misure recate dai provvedimenti in esame e considerato che la volontà unanime della Commissione è quella di arrivare alla soluzione di un problema da tutti ritenuto urgente, ritiene opportuno che qualsiasi valutazione circa la quantificazione degli oneri – che dovrebbe essere completata, secondo quanto prospettato dal rappresentante del Governo, entro la giornata di domani – sia adeguatamente seguita da un incontro a livello politico, da realizzare in tempi molto rapidi, che abbia la finalità di sciogliere i nodi più problematici. Invita, a tale proposito, i gruppi a valutare il possibile svolgimento di un confronto informale di carattere politico con i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in esito al quale si potrebbe decidere come proseguire nell’iter dei provvedimenti in esame.
Massimiliano FEDRIGA (LNA) dichiara di non condividere la proposta testé formulata dalla presidenza, giudicando preferibile procedere più speditamente lungo l’iter di esame, attraverso l’adozione nella giornata odierna di un testo base da trasmettere immediatamente alle Commissioni competenti in sede consultiva. Fatto notare, infatti, che qualsiasi ulteriore valutazione circa l’esatta quantificazione degli oneri potrà essere rinviata ad una fase successiva, ossia all’espressione del parere da parte della V Commissione, giudica, al momento, più urgente evitare di bloccare a tempo indefinito l’esame dei provvedimenti in titolo.
Antonella INCERTI (PD), pur precisando che l’intenzione di tutti i gruppi in Commissione è stata fin dall’inizio quella di assicurare quanto prima una rapida conclusione dell’iter di esame, per garantire con urgenza ai lavoratori coinvolti una soluzione alla loro problematica, osserva che, alla luce di quanto precisato dal Governo, appare ora prioritario svolgere gli opportuni approfondimenti di merito, nella prospettiva di addivenire a una stima il più possibile certa della platea dei beneficiari delle misure in questione. Ritenuto che ciò consentirà di predisporre un testo supportato da una copertura finanziariamente sostenibile, sul quale sarebbe più facile raggiungere un orientamento favorevole anche da parte della V Commissione, dichiara, pertanto, di condividere la proposta della presidenza, auspicando che sia possibile confrontarsi rapidamente a livello politico con il Governo sulle questioni ancora in gioco.
Annalisa PANNARALE (SEL), condivise le modalità di prosecuzione dell’iter proposte dal presidente e dal relatore, ritiene che la questione in esame sia da risolvere in fretta, come auspicato da tutti i gruppi sin dall’inizio dell’iter, ma nel modo più adeguato e razionale possibile. Ritiene opportuno, quindi, svolgere quanto prima un confronto politico con il Governo sui nodi ancora irrisolti, auspicando che tale confronto possa svolgersi preferibilmente entro la corrente settimana, al fine di non determinare alcun ritardo nell’approvazione di un provvedimento che appare ampiamente condiviso dai gruppi.
Maria MARZANA (M5S) concorda con le modalità di prosecuzione dell’iter testé prospettate, auspicando tuttavia che il confronto politico con il Governo possa svolgersi il prima possibile, in vista di una sollecita risoluzione della problematica affrontata dai provvedimenti in esame. Fa notare, in ogni caso, che un’adeguata copertura dei relativi oneri è ampiamente alla portata della Commissione, essendo ipotizzabili, ad esempio, interventi di natura fiscale mirati, quali quelli aventi ad oggetto le rendite finanziarie.
Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene che i gruppi debbano assumersi la propria responsabilità di fronte ad una scelta che rischia seriamente di ritardare l’approvazione del provvedimento, facendo notare, peraltro, che l’immediata adozione del testo base non precluderebbe alla Commissione di svolgere i necessari accertamenti sulle coperture finanziarie. Ritiene, peraltro, che un’istruttoria troppo approfondita sugli aspetti finanziari, in tale fase, possa addirittura apparire inutile, atteso che l’organo deputato a pronunciarsi in modo definitivo su tali punti è comunque la V Commissione, al cui parere, in ogni caso, la Commissione di merito sarebbe chiamata ad adeguarsi.
Manuela GHIZZONI (PD) giudica ragionevole la proposta in precedenza avanzata dalla presidenza, sottolineando come essa, senza alcun intento dilatorio, miri a favorire la definizione delle importanti questioni connesse all’individuazione di una platea certa e della relativa copertura finanziaria, che risultano essenziali ai fini della definitiva approvazione del provvedimento. Ricordato che il suo gruppo ha sempre avuto come obiettivo quello di assicurare una rapida risoluzione della problematica, come dimostra la richiesta di immediata calendarizzazione del progetto di legge a sua prima firma, ritiene opportuno che in questa fase, dopo l’importante novità tecnica costituita dal preannunciato incontro ministeriale previsto per domani, vi sia anche un momento di chiarimento politico, che consenta poi di predisporre, in tempi brevi, un testo unificato che sia il più possibile condiviso ed efficace.
Cesare DAMIANO, presidente, prende atto con favore che quasi tutti i gruppi concordano con la sua proposta di svolgere un incontro di carattere prettamente politico con i rappresentanti dei ministeri competenti. Ritiene, infatti, che lo svolgimento di questo incontro non comprometta la rapida conclusione dell’esame in Commissione, consentendo, al contrario, di scongiurare una eventuale «bocciatura» del testo da parte della V Commissione.
Nel chiedere, pertanto, al rappresentante del Governo di adoperarsi personalmente per realizzare quanto prima l’auspicato confronto politico, precisa che in ogni caso l’esame dei provvedimenti in sede referente proseguirà quanto prima, anche qualora si registrassero difficoltà nello svolgimento dell’incontro.
Walter RIZZETTO (M5S) dichiara che il suo gruppo accoglie la proposta di organizzazione dei lavori formulata dalla presidenza, ma solo a condizione che l’incontro con il Governo avvenga il prima possibile, ovvero al massimo entro la mattina di venerdì 12 luglio, considerata la necessità di intervenire con urgenza a favore dei lavoratori coinvolti.
Cesare DAMIANO, presidente, ribadisce che la sua proposta di svolgimento di un incontro preliminare di natura politica con il Governo non è stata motivata da alcun intento dilatorio, ma solo dalla volontà di andare a fondo sulla questione delle coperture, chiarendo definitivamente le posizioni che sono alla base di eventuali divergenze. Dopo avere dichiarato che si farà carico di sollecitare lo svolgimento di tale incontro, che auspica possa avvenire nel corso della corrente settimana, precisa che, se non emergeranno particolari elementi di novità, la Commissione sarà libera, la prossima settimana, di procedere lungo l’iter di esame, anche inviando ai pareri delle competenti Commissioni il provvedimento che riterrà di adottare come testo base per il seguito dell’esame.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA, preso atto della determinazione della Commissione a procedere nel senso sinora indicato, confida che nella giornata di domani sia possibile chiarire gli aspetti di natura finanziaria nell’ambito dei competenti organismi tecnici, ai fini di una esatta definizione della platea dei beneficiari, per la quale, in ogni caso, ricorda che la «parola definitiva» spetterà all’INPS, i cui dati sono quelli che il Ministero dell’economia e delle finanze prende a riferimento ufficiale. Osserva che, una volta definiti tali aspetti, potrà aprirsi una fase politica di ulteriore approfondimento con i gruppi e con gli altri dicasteri competenti, che auspica possa essere formalmente sollecitata anche dalla presidenza della Commissione: dichiara, in ogni caso, che sarà sua cura informare di tale prospettiva il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, nella convinzione che vi sia un’ampia disponibilità a partecipare a un confronto finalizzato alla soluzione del problema in esame.
Cesare DAMIANO, presidente, preso atto con soddisfazione della disponibilità testé manifestata dal Governo e del largo consenso che sembra incontrare la proposta della presidenza, dichiara che sarà sua cura attivarsi con i responsabili dei dicasteri competenti per favorire l’apertura di un confronto informale sull’argomento.
Rinvia, quindi, il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.15.
RISOLUZIONI
Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 14.15.
7-00018 Gribaudo: Equo compenso dei lavoratori.
(Rinvio della discussione).
Cesare DAMIANO, presidente, comunica che – anche a seguito di quanto prospettato in via informale dai presentatori – la discussione della risoluzione in titolo sarà rinviata ad altra seduta, al fine di consentire un’eventuale riformulazione condivisa dei testi, oltre che l’assegnazione alla Commissione di ulteriori atti di indirizzo preannunciati da altri gruppi, restando inteso che le modalità di inizio della discussione della risoluzione e la sua eventuale discussione congiunta con altre risoluzioni, nonché il possibile avvio di una specifica fase istruttoria sull’argomento, potranno essere definite nella prossima riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già prevista per la giornata di domani.
La Commissione prende atto.
Cesare DAMIANO, presidente, rinvia, quindi, la discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.20.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 14.20.
DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.
C. 1248 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 4 luglio 2013.
Giuseppe ZAPPULLA (PD), pur valutando il provvedimento in esame largamente condivisibile, ritiene vi siano taluni aspetti da approfondire, sottolineando, in particolare, quelli connessi alla delicata tematica della tutela della salute e delle sicurezza dei lavoratori. Fa notare che su tale argomento appare pericoloso abbassare il livello di guardia, soprattutto in tempo di crisi, quando la tentazione delle imprese potrebbe andare nel senso di abbassare il grado di tutele nei confronti dei lavoratori, tentazione che può addirittura divenire più forte in una prospettiva di riduzione dei costi.
Osserva che i dati forniti di recente dall’INAIL, che documentano una riduzione degli infortuni sul lavoro, non testimonino un effettivo trend positivo su tale versante, atteso che queste informazioni non tengono conto della forte riduzione dell’occupazione in tutti settori produttivi. Sottolineato, pertanto, come gli infortuni sul lavoro continuino a verificarsi con drammatica costanza sul territorio nazionale, esprime perplessità su diverse disposizioni del testo in esame, tra cui cita quelle recate dagli articoli 31, 32 e 35.
Si sofferma, in particolare, sulle disposizioni che ritiene dettino una pericolosa deregolamentazione in materia di obbligo di formazione, informazione e sorveglianza sanitaria in favore dei lavoratori, semplificazione delle procedure di comunicazione e notifica di denuncia degli infortuni sul lavoro da parte del datore di lavoro, obbligo di denuncia degli incidenti, obbligo di comunicazione agli organi di vigilanza, semplificazioni in materia di DURC e DUVRI: si tratta, a suo avviso, di misure particolarmente gravi, atteso che esse pregiudicano la sicurezza dei lavoratori in settori imprenditoriali delicati, come quello dell’edilizia.
Soffermandosi poi su talune parti del provvedimento non direttamente rientranti nella competenza della XI Commissione, sulle quali tuttavia auspica che il relatore possa esprimere una valutazione di carattere generale nella propria proposta di parere, esprime forti dubbi sulla parte dell’articolo 41 che interviene in materia di bonifica dei siti contaminati e gestione delle acque di falda, sottolineando la negatività di un intervento normativo che, in tale caso, sembra subordinare l’effettiva tutela della salute dei cittadini e la realizzazione delle previste bonifiche a condizioni economiche e di profitto, laddove prescrive l’adozione, ove possibile, di generiche misure di attenuazione dei fenomeni di contaminazione.
In conclusione, auspica che il relatore possa formulare una proposta di parere che vada nella direzione di una soppressione o, quanto meno, di una significativa riscrittura delle parti problematiche del testo, nell’ottica di un miglioramento dell’efficacia del provvedimento in esame.
Massimiliano FEDRIGA (LNA) domanda alla presidenza quando sia prevista l’espressione del parere sul provvedimento in esame da parte della Commissione.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nell’ultima riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è convenuto di procedere all’espressione del parere sul provvedimento in esame entro la giornata di domani.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.30.