La vertenza Condotte Spa resta in stallo dopo l’incontro al Mise di ieri, 26 aprile. I sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil denunciano il comportamento dei vertici dell’azienda che non hanno fornito informazioni chiare sulla situazione in cui versa la società e sulle reali prospettive.
“A questo punto – affondano i sindacati – a Condotte non resta altro da fare che farsi da parte e scegliere il percorso dell’amministrazione straordinaria, in grado di evitare la bancarotta e tutelare così i dipendenti. Parliamo di 3 mila famiglie in apprensione che salgono a 10 mila se si considerano i dipendenti di tutte le società che hanno a che fare con Condotte”.
Feneal, Filca e Fillea registrano positivamente l’impegno del ministero che si è detto pronto ad attivarsi vista l’assenza di risposte da parte del Gruppo e annunciano l’intenzione di coinvolgere nella vertenza le regioni nelle quali Condotte ha cantieri aperti “per le inevitabili ripercussioni sia sui livelli occupazionali che sulle opere previste nel territorio”.
Nel frattempo la società ha annunciato la proroga del termine ultimo per la presentazione del piano per il concordato preventivo, fissato al 18 maggio prossimo, ma “ogni giorno che passa con lo stallo dei cantieri – concludono i sindacati – l’esposizione debitoria dell’azienda cresce esponenzialmente”.
A breve è prevista la convocazione di un nuovo vertice al Mise.