• Today is: martedì, Marzo 28, 2023

Confcommercio, il 50% degli aspiranti giovani imprenditori sceglierebbero il Terziario

redazione
Novembre04/ 2021

Il 50% degli aspiranti imprenditori, giovani, uomini e donne, sceglierebbero il Terziario come terreno di lancio per la loro impresa, e, nonostante la pandemia, un buon 10% si butterebbe sul turismo. Nonostante la maggior parte pensi che la situazione economica dopo la pandemia sia peggiorata, il 64% di chi già ha un`impresa, fonderebbe una nuova azienda oggi. Tra gli aspiranti imprenditori invece c`è più sfiducia perché il 56% non si lancerebbe in un`attività imprenditoriale ora. Questi in sintesi i principali dati emersi dall`Osservatorio Nuove Generazioni, che ha riguardato un campione di un migliaio di giovani imprenditori e imprenditrici in tutta Italia tra i 20-42 anni, prodotto da Confcommercio Giovani e OneDay Group con il sostegno di Facebook Italia.

Burocrazia, troppe tasse e scarso capitale sono le difficoltà che oggi come ieri incontrano le nuove generazioni che scelgono di fare impresa, mentre leadership e capacità organizzativa continuano ad essere le skill fondamentali per chi la fa. Un imprenditore su tre lamenta la difficoltà a reperire collaboratori e competenze tecniche. I servizi delle associazioni, le consulenze private, gli eventi e i networking sono considerati utili per intraprendere la professione dal 42% degli intervistati.

Per il 56% degli imprenditori intervistati ciò che è importante sono i risultati quindi flessibilità totale per i propri team member che possono lavorare dove e come vogliono non necessariamente in smart working. Le imprenditrici sono più organizzate degli imprenditori: il 54 % delle donne riesce a bilanciare lavoro e vita privata, tra gli uomini solo uno su tre.

Il presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, Andrea Colzani, ha commentato: “Riuscire a cogliere ed interpretare quello che le nuovi generazioni vivono, pensano e vogliono è fondamentale per orientare l`offerta di un`organizzazione di rappresentanza degli imprenditori come Confcommercio. E` stato ad esempio illuminante rilevare che, in un`epoca ibrida e con sempre meno punti di riferimento stabili, la capacità di guida e quella organizzativa sono trasversalmente considerate le caratteristiche più importanti per un imprenditore, mentre -per quanto riguarda le competenze- assistiamo ad un vero e proprio “back to the basis” puntando l`attenzione sugli aspetti finanziari. In ogni caso, alla fine, chi tenta l`impresa di fare impresa è più concreto, meno spaventato dagli ostacoli che lo aspettano e ha più fiducia nel futuro: in poche parole, pare proprio che valga la pena diventare Giovani Imprenditori!”.

Per il presidente di OneDay Group, Paolo De Nadai: “Fare impresa vuol dire affrontare con determinazione e ottimismo la responsabilità e la sfida di cambiare il mondo e fare la differenza, ogni giorno, un po’ alla volta.
Io ho fondato ScuolaZoo più per senso di rivalsa e giustizia che per business: volevo denunciare il mio prof. che si è addormentato agli esami di Maturità. Con il tempo ho capito che occuparmi di scuola, giovani, turismo e digitale, non solo poteva essere il mio lavoro, ma quello di decine di altri ragazzi. Oggi il gruppo OneDay ha 240 team member, 29 anni di età media e un solo mantra: testare, implementare e diffondere un nuovo e coinvolgente modo di vivere il lavoro e fare impresa.
Io credo che questi siano gli ingredienti necessari per fare impresa: ottimismo verso il futuro e fiducia nei giovani.”

L’Head of Public Policy – Italy, Greece, Malta and Cyprus di Facebook, Angelo Mazzetti, ha sottolineato: “Siamo molto felici di supportare l`Osservatorio, prodotto da Confcommercio Giovani e OneDay Group, poiché siamo convinti possa stimolare in maniera virtuosa il dibattito sul futuro dell`imprenditoria in Italia e, soprattutto, sul ruolo che le giovani generazioni giocheranno in questo campo. Sappiamo quanto sia complesso fare impresa oggi, specie nel momento storico che stiamo vivendo, ed è per questo che da anni ci impegniamo per accompagnare le aziende italiane nel percorso verso la trasformazione digitale. Confidiamo che i giovani imprenditori, con il loro ottimismo, la loro determinazione e le loro capacità, saranno il traino di questo cambiamento”.

E.G.

redazione