Una ripartenza a scarto (molto) ridotto. Nonostante oggi inizi ufficialmente la Fase Due, la maggior parte delle imprese è ancora ferma: solo nel commercio e nel turismo saranno ancora inattive oltre 1 milione di imprese. A calcolarlo è Confesercenti.
La ripresa, infatti, coinvolge solo una piccola quota di attività, ed esclude quasi totalmente i due settori. “Rimangono dunque chiuse – spiega Confesercenti – quasi 140mila imprese del commercio ambulante, 120mila negozi di moda e calzature, ambulanti che non vendono alimentari o prodotti per la casa, gli oltre 28mila specializzati in mobili, arredamento per la casa, più di 13mila attive nella vendita di giochi, articoli per sport e campeggio, oltre 2.600 campeggi e villaggi turistici a cui si sommano oltre 100mila altri negozi di tipologia varia. Bloccato anche il mondo dei servizi alla persona e del benessere: circa 30.000 tra parrucchieri, barbieri, estetisti, make up artists, etc.. A questi si aggiungono inoltre le attività parzialmente chiuse: nonostante il via all`asporto, circa 175mila attività di somministrazione rimarranno ferme, così come le oltre 8mila imprese di commercio su area pubblica di prodotti alimentari non attive all`interno di un mercato.”
“Ferme de facto, – prosegue Confesercenti – per mancanza di attività, anche le 33mila imprese della ricettività alberghiera, le oltre 180mila dell`extralberghiero – dai B&B alle case vacanze e agli ostelli – le oltre 12mila agenzie di viaggio e circa 230mila agenti di commercio.”
“Il fermo – conclude l’associazione – si inserisce in un quadro drammatico per i consumi. Quest`anno la spesa diminuirà di quasi 3mila euro a famiglia, riportandoci ai livelli del 1999. E la flessione si concentrerà soprattutto su commercio e turismo: alberghi, ristoranti e pubblici esercizi vedranno sfumare circa 25 miliardi di euro di ricavi, altri 13 miliardi saranno persi nel comparto della Ricreazione e della cultura, mentre la caduta nei settori dell`Abbigliamento e calzature e dei Mobili ed elettrodomestici è di circa 11 miliardi.”
e.g.