Modesta ripresa della produzione industriale: a gennaio cresce dell`1% rispetto a dicembre 2020, quando si è avuto un calo dello 0,1% rispetto a novembre. E’ la fotografia scattata dal Centro Studi di Confindustria nell’Indagine rapida sulla produzione industriale.
Nel quarto trimestre 2020 l`attività è diminuita dello 0,8% congiunturale, dopo il +28,8% rilevato dall`Istat nel terzo. La variazione acquisita nel primo trimestre è di +0,5%.
La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, arretra a gennaio del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2020; a dicembre è diminuita del 2% sui dodici mesi.
Gli ordini in volume aumentano a gennaio dello 0,7% su dicembre (-4,2% su gennaio 2020), quando sono diminuiti dello 0,3% sul mese precedente.
L`incremento della produzione industriale rilevato a gennaio “è coerente con l`andamento degli indicatori qualitativi più recenti”, ha spiegato il Csc. In particolare, l`indagine Pmi sul manifatturiero ha evidenziato un`accelerazione della crescita della produzione (indice a 54,4 da 52,0 di dicembre), sostenuta da entrambe le componenti della domanda. Quella estera, in aumento da settembre (con l`unica eccezione di novembre), è stata spinta dall`afflusso di nuovi ordini soprattutto da Europa e Nord America.
Anche l`indagine Istat sulla fiducia delle imprese manifatturiere ha mostrato un miglioramento delle valutazioni degli imprenditori sulla situazione attuale. Più favorevoli giudizi sui livelli di produzione in gennaio sono spiegati sia da un aumento degli ordini, che è stato più forte per la componente interna, che da un robusto incremento delle scorte.
A fronte di un miglioramento delle valutazioni sulla situazione attuale nell`industria, gli imprenditori esprimono però forti perplessità sulle prospettive dei prossimi mesi. Le attese su ordini e produzione “sono in netto peggioramento rispetto a dicembre e ciò non lascia presagire, per il breve periodo, il consolidamento di una fase espansiva”.
Nel 2020 peggiore caduta della produzione industriale italiana dal 2009. L’anno scorso la produzione dell’industria è crollata dell`11,4% sul 2019 (nei dati corretti per gli effetti di calendario), un calo meno forte di quello registrato nel 2009, l`anno della crisi finanziaria internazionale (-18,7%). Le prospettive per il futuro sono “incerte”. Alla luce dei risultati dell`indagine, “risulta lievemente negativo il contributo dell`industria alla variazione congiunturale del Pil italiano nell`ultimo trimestre del 2020, diminuito del 2% secondo le stime preliminari dell`Istat”.
La dinamica “tra fine 2020 e inizio 2021 conferma il persistere di un contesto economico debole, soprattutto a causa dell`andamento nei servizi, fortemente penalizzati dalle misure di contenimento introdotte negli ultimi mesi per frenare la crescita dei contagi da Covid-19”.
TN