Giorgio Cremaschi cita in giudizio la Cgil, per aver firmato l’accordo del 10 gennaio sulla rappresentanza. Assistito dagli avvocati Antonio Di Stasi e Giovanni Patrizi, il sindacalista ha ha sottoscritto stamattina un atto di citazione presso il Tribunale Civile di Roma per impugnare, secondo l’art. 23 del Codice Civile, la decisione della Cgil di sottoscrivere l’intesa del 10 gennaio 2014.
Le motivazioni di fondo di tale impugnativa -informa una nota della corrente ”Il sindacato e’ un altra cosa”, di cui Cremaschi stesso fa parte- stanno nella incostituzionalità del T.U. sulla rappresentanza e nella violazione di molte norme dello Statuto della Cgil, che ne rendono illegittima la sottoscrizione da parte dell’organizzazione. Per sostenere i costi legali della causa, la corrente ha aperto una sottoscrizione: ”1 euro contro il 10″.
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