I progressi pur “notevoli” che dall’estate 2012 sono stati compiuti sul quadro di finanziamento delle banche “non si sono ancora trasferiti in un maggiore afflusso di credito” all’economia reale. Lo ha rilevato il presidente della Bce Mario Draghi durante una audizione al Parlamento europeo. “Le dinamiche del credito restano sommesse – ha rilevato -. A luglio la crescita dei prestiti al settore privato, e in particolare alle imprese si è indebolita”.
Questa debolezza continua a riflettere la dinamica del ciclo economico “ma anche gli accresciuti rischi sui creditori e il processo di aggiustamento dei bilanci” sia delle banche che delle imprese.