S&P alza le previsioni di crescita dell’eurozona per il 2023, portandole allo 0,6% dallo 0,3%. Le stime per il 2024 sono state invece marginalmente ridotte (a 0,9% da 1%). S&P prevede che l’eurozona uscirà dalla stagflazione nel secondo e terzo trimestre grazie alla disinflazione e alla prima stagione turistica normale post-pandemia. Altri venti di coda post-pandemia si stanno però affievolendo e l’aumento dei tassi di interesse sta frenando la domanda. Anche in un contesto di indebolimento del ciclo economico, S&P non prevede che l’eurozona cada in una profonda recessione.
L’outlook a medio termine (2025-26) è più positivo di quello a breve termine (2023-24) perché la politica monetaria dovrebbe aver smesso di frenare la domanda entro due anni, il mercato del lavoro potrebbe dimostrarsi più resistente rispetto a precedenti rallentamenti, e la politica fiscale fornirà un certo sostegno grazie all’attuazione del Next Gen EU fino alla fine del 2026.
e.m.