Per il Consiglio di Stato la produzione nello stabilimento dell’ex Ilva di Taranto può proseguire. Lo comunica ArcelorMittal.
Il Consiglio di Stato, all’esito della camera di consiglio dell’11 marzo, ha disposto – si legge – la sospensione della sentenza del Tar Lecce n.249/2021, con la conseguenza che ArcelorMittal Italia non ha l’obbligo di avviare la fermata dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto e degli impianti connessi. L’attività produttiva dello stabilimento può dunque proseguire regolarmente.
“Il provvedimento del Consiglio di Stato che accoglie la sospensiva sulla chiusura dell’area a caldo – sottolineano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia – consente di riportare nell’ambito delle decisioni del Governo la prospettiva dello stabilimento di Taranto e di tutto il gruppo ArcelorMittal, in attesa del pronunciamento di merito che avverrà il 13 maggio.”
“A maggior ragione – proseguono i sindacalisti – occorre completare la transizione degli assetti societari con l’ingresso di Invitalia e la possibilità di utilizzare le risorse del coinvestimento. Inoltre, è necessario aprire immediatamente il confronto sul piano industriale e sul rapporto dello stesso con le scelte e le decisioni sul Recovery Fund per costruire da subito le condizioni per una produzione ambientalmente sostenibile dell’acciaio a Taranto e nell’insieme della siderurgia, attraverso una accelerazione degli investimenti sulle migliori tecnologie disponibili e contemporaneamente con una ripresa degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. Tali condizioni per noi devono contenere un vincolo occupazionale per tutti i lavoratori del gruppo, compresi quelli in amministrazione straordinaria.”
“Tanto più – concludono – in ragione di una congiuntura economica che vede, su scala globale, una crescita sensibile della domanda e che segnala già adesso problemi di approvvigionamento in settori fondamentali come l’automotive e l’elettrodomestico”.
TN