I sindacati Fiom, Fim e Uilm chiedono ad Acciaierie d’Italia un incontro urgente alla luce del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’ex Ilva e dopo che la direzione “ha assunto la grave decisione di procedere unilateralmente, nono stante la forte ascesa del mercato dell’acciaio, alla collocazione in cassa integrazione ordinaria di oltre quattromila lavoratori dal 29 giugno per 12 settimane”.
“Riteniamo – aggiungono i sindacati – che occorra rapidamente individuare e mettere in campo le azioni, gli investimenti e le soluzioni, che possano costituire il rilancio del gruppo siderurgico”.
“Occorre a nostro avviso – proseguono Fim, Fiom e Uilm – ridurre drasticamente, fino al totale azzeramento, il ricorso alla cassa integrazione, riprendere la discussione sul piano industriale, definendo le caratteristiche e i tempi degli investimenti finalizzati al raggiungimento della sostenibilità ambientale”.
“La gravità della situazione in cui versano tutti i lavoratori coinvolti e gli impianti del gruppo siderurgico – concludono i sindacati – non permette ulteriori dilazioni e rcihiede l’apertura di un confronto fra tutti i soggetti interessati”.
TN