Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato l’autorizzazione alla pubblicazione del bando “per manifestare interesse per l’acquisizione dei beni e delle attività aziendali di Ilva in Amministrazione Straordinaria (AS) e Acciaierie d’Italia in AS, nonché delle altre società appartenenti ai rispettivi gruppi”. Tra queste figurano Ilva Servizi Marittimi SpA, Ilvaform SpA, Taranto Energia Srl, Socova Sas, Adi Energia Srl, Adi Servizi Marittimi Srl, Adi Tubiforma Srl e Adi Socova Sas.
L`avviso, si legge in una nota del Ministero, è stato sottoscritto dai commissari straordinari di Ilva in AS (Danovi, Di Ciommo e Savi) e dai commissari di AdI in AS (Fiori, Quaranta e Tabarelli) e sarà pubblicato sui siti web del Gruppo Acciaierie d’Italia in AS del Gruppo Ilva in AS, in lingua italiana e inglese.
“Tra gli obiettivi della procedura – spiega il Mimit – vi sono lo sviluppo della produzione siderurgica in Italia, l’esecuzione delle misure di tutela ambientale volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e l`impegno alla decarbonizzazione dei processi produttivi, in conformità alle prescrizioni della normativa nazionale ed europea”.
“Inoltre – prosegue il Ministero – è prevista la tutela dei livelli occupazionali, con l’obiettivo di ridurre significativamente il ricorso agli ammortizzatori sociali, mantenendo un costante dialogo con le parti sociali. La procedura di cessione mira, inoltre, a prevedere attività e forme di compensazione a favore delle comunità locali e a preservare la continuità dei complessi aziendali delle Società in AS, con l’obiettivo di riportarle rapidamente ai massimi livelli di attività”.
Le linee di indirizzo del bando, riferisce il Mimit, sono state illustrate durante le riunioni con le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi, il 24 luglio, e a Taranto, lo scorso 26 luglio, negli incontri che il ministro Urso ha avuto con le autorità locali, sindaco e presidente della Regione, parlamentari e consiglieri regionali, sindacati e rappresentanti delle imprese dell’indotto, recependo le indicazioni emerse in quelle occasioni.
Sarà pubblicato, inoltre, un nuovo invito a manifestare interesse per l’acquisizione di tutti i complessi aziendali di Sanac in AS presso gli stabilimenti di Assemini (CA), Gattinara (VC), Massa (MS) e Vado Ligure (SV), unitariamente intesi. Le manifestazioni di interesse potranno essere inviate entro il 20 settembre 2024.
“La pubblicazione del bando” per l’ex Ilva “è un atto di assunzione di responsabilità dei commissari straordinari e del Governo che dovrà tenere conto della centralità dei lavoratori che subiscono da anni le conseguenze delle scelte sbagliate compiute dalla parte pubblica e privata sull`occupazione, sull`ambiente e sulla salute”, dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, precisando che il bando, rispetto al precedente del 2016, prevede “poche ma significative differenze che consentono maggiore discrezionalità ai commissari straordinari: non prevede esplicitamente la concessione in affitto, mentre stabilisce la possibilità di vendita dei singoli rami d`azienda”.
Per la Fiom-Cgil “per affrontare una questione così complessa occorre senso di responsabilità ed è indispensabile evitare fughe in avanti che mettano a rischio ulteriormente una situazione già grave: è necessario un confronto negoziale costante tra le Istituzioni, le organizzazioni sindacali ed i commissari”.
“I lavoratori sono centrali e non permetteremo che paghino il conto dei danni generati dalla gestione di questi anni. Serve una visione complessiva e un piano di rilancio per tutta l’azienda e per tutti i lavoratori che guardi al futuro dell`ex Ilva. Nel prossimo incontro al Mimit previsto per il 5 agosto il tema ex Ilva sarà centrale nel capitolo siderurgia. La presenza nel capitale e nel controllo e gestione dovrà servire a impedire le speculazioni”, conclude De Palma.
Allineata la posizione di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. “Dopo otto anni per l`ex Ilva è tutto da rifare. Il bando di gara pubblicato ieri ripropone in gran parte gli stessi criteri di quello del 2016, ma con uno scenario nettamente peggiorato da un punto di vista industriale, produttivo e occupazionale. Per evitare che si ripetano gli errori del passato, dal Governo e dai Commissari straordinari ci aspettiamo la massima responsabilità nella scelta dell`investitore che comprerà l`ex Ilva”.
“Non potremmo tollerare un nuovo Mittal – incalza Palombella – perché è fondamentale che la più grande azienda siderurgica italiana sia guidata da un Gruppo che abbia la volontà e capacità di mettere in campo un piano ambientale, occupazionale e industriale solido e duraturo”.
“Per noi ci sono dei punti imprescindibili che ribadiremo nell`incontro del 5 agosto con il Ministro Urso: la tutela ambientale, l`avvio della decarbonizzazione, con la costruzione in tempi rapidi di forni elettrici e impianto di pre ridotto, la piena salvaguardia occupazionale, sia dei diretti sia dell`indotto che dei 1.600 in Ilva AS, il rilancio produttivo e la contrarietà alla vendita di singoli rami d`azienda. Ci aspettiamo di essere coinvolti dai Commissari e dal Governo in tutte le fasi del bando di gara fino alla vendita. Siamo di fronte a un bivio che segnerà il rilancio o la chiusura definitiva dell`ex Ilva”.
e.m.