“Le iniziative legali della Fiom fanno solo confusione e danneggiano il sindacato e i lavoratori metalmeccanici, perché mettono in discussione la natura e il valore generale del contratto nazionale e mettono a rischio il salario degli iscritti alla Fiom”.
Nonostante il tentativo di delegittimarlo, il Contratto nazionale dei metalmeccanici del 2009 – che ha migliorato il Ccnl del 2008 – esce perfino rafforzato dalle recenti sentenze e rimane per tutti i lavoratori metalmeccanici e per le imprese il contratto di riferimento fino al 31 dicembre 2012″.
“Le cause promosse dalla Fiom – proseguono – riguardano appena nove imprese e qualche centinaia di lavoratori, in un settore che conta oltre 100mila imprese e oltre 1.500.000 di metalmeccanici, per i quali nulla cambia. Peraltro in otto delle nove imprese oggetto delle tre sentenze gli iscritti alla Fiom rischiano di non vedersi riconosciuti gli aumenti salariali, mentre nella nona, in maniera singolare, la sentenza del giudice afferma che il Ccnl del 2009 si applica solo per la parte salariale”.
La Fim, prosegue, “ritiene che Cgil Cisl e Uil debbano definire nuove regole sulla rappresentanza che impediscano iniziative dannose come quelle della Fiom, mentre per quanto riguarda il contratto nazionale dei metalmeccanici, l’unica cosa saggia che possa fare la Fiom è di smettere di rivolgersi alla magistratura, sottoscrivere il ccnl 2009 e predisporsi a fare il prossimo rinnovo in maniera unitaria”. (LF)