Si intravedono i primi segnali della fase, con riaperture a macchia di leopardo in tutto il territorio nazionale. Una ripresa che ha interessato soprattutto grandi aziende, di settori diversi, come Fincantieri, Gucci e Electrolux.
Fincantieri questa mattina ha riaperto i cancelli degli otto cantieri in altrettante regioni d’Italia secondo la ripresa graduale dell’attività come annunciato nei giorni scorsi. In cantiere è rientrato per il momento un decimo dei dipendenti ma molti sono coloro che lavorano in smart working. Il Gruppo ha acquisito dispositivi di protezione individuale, come le mascherine.
Davanti ai cantieri sono stati approntati sistemi di termoskanner per la misurazione precisa della temperatura dei dipendenti, prima dell’ingresso. A Monfalcone, il cantiere più grande dell’azienda, lavorano oggi 685 dipendenti, divisi in turni diversi; in smart working sono al lavoro oltre 150 persone. I dipendenti che oggi entrano al lavoro nei cantieri italiani sono impiegati nelle attività cosiddette di scafo.
La Fiom Cgil ha proclamato 8 ore di sciopero contro la riapertura del cantiere di Riva Trigoso, perche’ non viene rispettato l’accordo a livello nazionale sulla cassa integrazione sino al 3 maggio oltre che per questioni di sicurezza dei lavoratori.
Nel settore della moda si segnala la riapertura di Gucci, che ha riavviato le attività nel laboratorio di prototipi per pelletteria e calzature di Scandicci (Firenze), grazie un accordo con i rappresentanti dei lavoratori per rafforzare il protocollo di sicurezza del 15 marzo, grazie anche alla consulenza del virologo Roberto Burioni.
Cancelli aperti anche allo stabilimento Electrolux di Porcia che, dopo l’accordo con i sindacati, ha ottenuto una deroga da parte del Prefetto di Pordenone.
TN