Ieri, 28 marzo, si è svolta il convegno siStema promosso da Federmeccanica e Valore D nell’ambito del network “Fabbrica 4D la metalmeccanica si rinnova”: “un network di donne, imprenditrici, lavoratrici, studentesse, per valorizzare il ruolo e l’apporto delle donne nel settore metalmeccanico, per attrarre talenti femminili in un’industria che cambia, per costruire insieme il presente e il futuro della metalmeccanica”. Questo l’intento che ha dato vita al convegno a cui hanno partecipato il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, il direttore generale di Valore D, Barbara Falcomer e il Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.
Uno degli obiettivi di rinnovamento dell’industria metalmeccanica è quello di promuovere l’incontro tra istruzione e industria, in particolare stimolando le giovani studentesse ad inserirsi nel mondo dell’industria meccanica. Ruolo fondamentale appunto l’istruzione e l’incentivazione delle donne allo studio delle materie Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Secondo gli studi promossi da Valore D e l’analisi dei dati sulle studentesse diplomate in Italia, esposti da Barbara Falcomer, fin dai primi anni di età lo studio è orientato a seconda del genere e le materie Stem sono scelte per la maggior parte da uomini. Le performance delle studentesse, secondo lo studio, è peggiore nelle materie scientifiche proprio in quei paesi dove c’è una forte discriminazione di genere a livello culturale. Questo dato riguarda le scuole dell’infanzia le scuole medie e superiori ma anche l’Università. Ma quel che è più grave è che la scelta culturale da parte delle donne verso discipline diverse da quelle scientifiche ha anche una ripercussione sull’occupabilità femminile. Le professioni, infatti, scelte dalle donne sono quelle che hanno meno posti di lavoro disponibili. Inoltre, nonostante i migliori risultati sono forniti dalle studentesse in termini di votazioni finali e tempi di laurea, le competenze delle donne non sono valorizzate né in termini di occupabilità né in termini retributivi. Questo tipo di meccanismo tra formazione e lavoro è una mancata opportunità non solo per le donne ma anche per l’industria che perde le risorse migliori in campo. Nel settore metalmeccanico solo il 20% degli occupati è donna e solo il 10% sono dirigenti, la maggior parte, ovvero il 54%, sono impiegate.
A fronte di questi dati sull’industria, la partecipazione femminile e l’istruzione, il direttore di Federmeccanica ha sottolineato durante l’iniziativa, l’importanza dell’inclusione e della crescita delle donne nell’industria italiana. In Federmeccanica sarà costruita una rete costituita da attori differenti, scuole aziende, associazioni che possano stimolare un circuito virtuoso per l’emersione di quelle risorse umane per lo più femminili che vengono perse nel passaggio tra istruzione e mercato del lavoro. Per il Ministro Fedeli, prima di tutto, è necessario diffondere una nuova cultura dalle famiglie alle scuole ma anche lavorare per la creazione di opportunità di lavoro per le donne a partire dall’abbattimento delle barriere rappresentate dagli stereotipi culturali di genere presenti nel nostro paese. L’alternanza scuola lavoro, secondo il Ministro dell’istruzione, si pone proprio all’interno di questo discorso ed è uno strumento per colmare quel gap formativo presente oggi nel mondo della formazione a tutti i livelli. L’alternanza scuola lavoro secondo il direttore Franchi è utile proprio a colmare il gap nell’industria metalmeccanica attraverso la formazione di competenze in linea con le richieste del mercato. A questo proposito il contratto collettivo dei metalmeccanici, sostiene Fedeli, va nella giusta direzione mettendo la “persona al centro” e soprattutto favorendo percorsi di formazione continua.
Dopo i primi interventi un manager, un’imprenditrice e una dirigente scolastica si sono confrontate sulle caratteristiche dell’istruzione e dell’industria al femminile: Paola Assorgia, Senior Vice President Industrial Relations di Leonardo S.p.A., Mariacristina Gribaudi Chairwoman Keyline S.p.A. e Monica Nanetti Dirigente Scolastico ITIS Enrico Fermi – Roma.
Tantissime persone hanno seguito la diretta della conferenza in webchat chiedendo altri incontri e suggestioni per innovare l’industria verso il digitale promossa dalla creatività, competenza e energia femminile.
Alessia Pontoriero