“La Fiat è un bene comune del paese. Vista l`attuale crisi di mercato, bisogna valutare anche l`intervento del Governo”. Lo dichiara il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano.
“I dati sulla situazione del mercato automobilistico sono allarmanti – dice – la situazione di flessione del mercato sta impattando anche sulle funzioni indirette con la nuova richiesta di cigo per circa 8.000 impiegati del gruppo Fiat FGA e FPT tra gli enti centrali (6.000 nel territorio di Torino) e delle strutture di staff delle sedi sul territorio”. “E’ indispensabile – aggiunge – aprire subito un confronto con Fiat partendo dalla situazione di mercato, passando per le prospettive future del gruppo e sulla strategia degli investimenti; specie dopo le recenti comunicazioni dell’amministratore delegato di rinvio di 500 milioni d’investimento già previsti per il 2012”.
Secondo la Fim “è necessario considerare Fiat un bene comune del Paese e agire di conseguenza, smettendola con le polemiche che non aiutano certo a risolvere la difficile situazione del settore auto. Per questo riteniamo necessario valutare anche l`intervento concreto e di sostegno da parte del governo, come del resto fatto dall’amministrazione Obama negli Stati Uniti”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu