“Un’indicazione non positiva per i conti economici del nostro Paese”. Così il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, commenta i dati Istat sui prezzi al consumo a gennaio. “La crescita dell’inflazione – dice – peggiora il nostro debito pubblico già in sofferenza per la crisi dei debiti sovrani, mentre i prezzi delle materie prime sono destinati a crescere ancora, a causa delle crisi internazionali in atto”.
Per Foccillo, inoltre, “i fatti, purtroppo, smentiscono coloro che si aspettavano delle opportunità per una ‘ripresa galoppante, vista la probabile ulteriore diminuzione del potere d’acquisto e dei consumi”. Quindi, sottolinea, “ora più che mai, bisogna evitare di continuare a parlare di ripresa economica italiana senza aver prima individuato dei piani industriali ed una programmazione economica di lungo respiro da perseguire, senza più indugi, che faccia perno su politiche occupazionali e salariali e si concretizzi sia in una riforma fiscale più solidale sia in una riforma dei costi della politica a tutti i livelli”. (LF)
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