Si allunga l’elenco delle personalità del mondo della cultura, della politica e del sindacato che hanno aderito al documento “Garantire elezioni giuste e libere in Brasile”. Anche la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan rende noto di aver firmato l’appello, che ha tra i primi firmatari Romano Prodi, in cui si chiede di non impedire la candidatura dell’ex Presidente Lula. Secondo la leader della Cisl ed i firmatari del documento, “in nome della lotta alla corruzione non si può rischiare di mettere in crisi uno dei principi irrinunciabili della democrazia che risiede nella necessità di mantenere una distinzione ed un chiaro equilibrio tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario”.
Nel documento la leader della Cisl e gli altri esponenti firmatari ricordano di aver conosciuto a vario titolo l’esperienza del Governo Lula e di aver apprezzato i cambiamenti impressi in quegli anni, soprattutto sul piano sociale. “Per convinzioni ideali e politiche siamo vicini al popolo brasiliano e a tutte le forze che in quel Paese si battono per la giustizia sociale, contro la povertà, per lo sviluppo sostenibile e il progresso anche delle aree e dei ceti più deboli”- sottolineano- Per tutte queste ragioni vogliamo oggi esprimere una grande preoccupazione ed un vero e proprio allarme per il rischio che la competizione elettorale democratica in un grande Paese come il Brasile venga distorta e avvelenata da azioni giudiziarie che potrebbero impedire impropriamente ad uno dei protagonisti di prendervi parte liberamente”.