La Cisl condivide gli obiettivi e le scelte di sistema contenuti nel piano predisposto dal Governo sul recovery plan, “coerenti con le indicazioni macro definite dall`Europa” e chiede la disponibilità del Governo ad “approfondimenti sulle singole questioni anche per valutare i dettagli e i risultati economici e occupazionali attesi”. Lo ha detto la leader della Cisl, Annamaria Furlan, nel corso dell’incontro tra Governo e sindacati, aggiungendo che “deve essere chiaro chi gestisce i progetti e come avviene concretamente l`attuazione degli investimenti”.
Secondo Furlan “bisogna avere un preciso cronoprogramma per monitorare l`attuazione di questi progetti, in modo da poter valutare e correggere passo passo eventualmente le cose che non funzionano. Per questo noi proponiamo che ci sia un tavolo di confronto permanente per il monitoraggio, la verifica, le accelerazioni degli interventi. Tutto ciò è anche necessario per valutare eventuali problematiche e le ripercussioni sulle questioni del lavoro, sulle opportunità della crescita, come migliorare la qualità complessiva della vita”.
Il segretario generale della Cusl ha poi affermato che “bisogna rendere stabile e sicuro il lavoro, nel rispetto delle procedure di legalità. Per questo noi riteniamo che nella governance del piano debbano essere presenti le parti sociali per valutare l`attuazione dei progetti e garantire il rispetto dei tempi. Siamo chiamati a fare ciascuno la propria parte con senso di responsabilità”.
Furlan ha sottolineato che “è importante stabilire un calendario di incontri per poter esaminare insieme i vari punti del piano per entrare nel merito dei progetti. Il recovery plan è un’occasione di sviluppo straordinaria, ma anche una responsabilità straordinaria per tutti. Sulla capacità di rendere esecutivi questi progetti ci giochiamo tutti il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. L`attenzione e la vigilanza devono essere massimi. Abbiamo il tema del lavoro, ma c`è anche il tema delle scelte industriali. La transizione ecologica non deve mettere in crisi il sistema produttivo, ma anzi lo deve rilanciare e qualificare”.
Secondo la leader sindacale “bisogna accompagnare questa fase con un lavoro comune perché questa trasformazione migliori la qualità della vita e del lavoro, non lasciando indietro nessuno.
C`è tanto da fare insieme con senso di responsabilità, sapendo che la pandemia non è finita. Per questo bisogna recuperare lo spirito positivo e il senso di responsabilità comune dei primi mesi della pandemia che ci ha consentito di varare i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ importante creare le condizioni migliori per il futuro, ma bisogna gestire anche il presente. Per questo è fondamentale l`incontro annunciato dal Governo per la prossima settimana sul decreto ristori. Non possiamo immaginare che alla paura dei contagi si sommi anche la paura di non avere i necessari sussidi economici e peggio ancora i licenziamenti. Nessuno deve essere lasciato da solo a fronteggiare la pandemia che sappiamo non è affatto finita”.
E.G.