Mancano i requisiti dello sciopero generale. Lo ha deciso l’Autorità di garanzia sugli scioperi con riferimento agli scioperi convocati per venerdì prossimo da Cgil e Uil. “Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell`applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”.
La decisione è stata resa nota dalla stessa Autorità in un comunicato con riferimento agli scioperi indetti per la giornata di venerdì da Cgil e Uil.
“All’esito dell`audizione odierna con le Confederazioni sindacali Cgil e Uil, in merito alla proclamazione dello sciopero nazionale del 17 novembre – si legge nella nota – la Commissione di garanzia ha ritenuto di confermare il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre, ai sensi dell`articolo 13, lett. d) della legge n. 146/90. Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell`applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)”.
“La Commissione di garanzia, con la decisione assunta, – si legge ancora – non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l`osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”.
e.m.