E’ stato raggiunto oggi l’accordo per il rinnovo contrattuale delle imprese artigiane nel settore lapidei, che introduce una nuova disciplina sull’apprendistato professionalizzante. Riccardo Giovani, responsabile delle relazioni industriali di Confartigianato, quale giudizio si sente di dare?
Siamo soddisfatti. L’intesa dei lapidei, insieme a quella per il settore legno raggiunta l’11 ottobre, arriva dopo l’interpello al ministero del Lavoro che negava la possibilità di retribuire l’apprendista in percentuale. Gli accordi, invece, prevedono proprio questa formula: la determinazione crescente del salario in base all’anzianità di servizio.
Come è stato possibile?
In sede di confronto i sindacati di categoria hanno scelto di valorizzare l’autonomia negoziale, riaffermando così il valore generale della contrattazione.
Adesso si possono sbloccare tutte le vertenze?
Non proprio. L’introduzione di nuove regole, però, è un segnale positivo che avrà effetti benevoli. Sono accordi pesanti anche dal punto di vista salariale, dato che introducono aumenti consistenti per i lavoratori coinvolti.
Resta complesso il rinnovo degli artigiani metalmeccanici?
E’ presto per dirlo. La trattativa riprende verso metà novembre, il prossimo incontro è fissato per martedì 13. Confartigianato è assolutamente disponibile al confronto, ma dobbiamo ricordare che sono state proprio Fim, Fiom e Uilm a interpellare il ministero.
Quindi?
Nessuna garanzia sull’esito della trattativa. Ci sono buone possibilità di chiudere per tutti gli altri comparti, ma per i metalmeccanici non possiamo ancora essere ottimisti. Aspettiamo di conoscere le posizioni sindacali.
Emanuele Di Nicola