“L’Incontro di oggi al MiSE per la reindustrializzazione QF (ex-Gkn) ha fatto emergere l’assenza di un progetto industriale a 9 mesi dall’accordo quadro per la reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio. La situazione è grave e fortemente negativa, non è accettabile che a tutt’oggi dopo mesi di continui rinvii e promesse non ci sia nulla di concreto rispetto alla necessità di avere piano industriale a garanzia di oltre 300 dipendenti. Non è chiaro e non ci sono stati forniti elementi oggettivamente reali su cosa comporterebbe in termini lavorativi il “consorzio Iris lab” a cui l’azienda ha aderito nel mese di luglio scorso. A questa situazione già particolarmente grave. Il giorno 4 settembre 2022 scade l’ammortizzatore sociale”. Lo affermano in una nota il segretario nazionale della Fim Ferdinando Uliano e Francesco Diazzi della Fim-Cisl Toscana
“La QF continua a sostenere di avere una “bozza” di contratto di sviluppo, ma che deve avere a supporto un piano industriale. Il MiSE ha chiesto di sospendere incontro e di riconvocare le parti il giorno 5 settembre e ha invitato l’azienda a presentare un piano industriale. Abbiamo chiesto al ministero dello sviluppo economico e ad Invitalia di verificare se il piano che verrà presentato ha i presupposti per avere una possibilità di finanziamento, questo nelle considerazioni fatte da QF è fondamentale che ci sia per la sostenibilità finanziaria della bozza di accordo di sviluppo. Se questo non si concretizzerà – concludono- riteniamo si debba prendere atto del fallimento del progetto presentato da Qf e agire diversamente per costruire i presupposti di un nuovo processo di reindustrializzazione”.
“Purtroppo il progetto QF sembra ancora estremamente nebuloso. Speriamo che lunedì prossimo ci venga presentato finalmente un piano industriale compiuto, ma nutriamo forti dubbi e preoccupazioni”. Lo dichiarano in una nota Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, Davide Materazzi, segretario della Uilm di Firenze.
“L`incontro tenutosi oggi presso il Ministero dello Sviluppo economico – spiegano Ficco e Materazzi – è stato molto confuso e deludente. Per questo motivo il Ministero ha aggiornato il confronto a lunedì 5, esortando QF a presentare un piano compiuto di reindustrializzazione della ex GKN di Firenze, tanto più che è stata ventilata la volontà aziendale di chiedere incentivi pubblici attraverso un contratto di sviluppo”.
“Speriamo che stavolta – concludono Ficco e Materazzi – QF fughi davvero i nostri dubbi e i nostri timori, giacché la vertenza della ex GKN di Firenze è in una fase delicatissima e il destino di circa 300 famiglie dipende da esso”.