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Governo, Bombardieri: sciopero? Non li minacciamo, li facciamo

redazione
Marzo22/ 2023

“Non abbiamo mai escluso” lo sciopero generale, ma “abbiamo una sana abitudine: non proclamarli, ma farli. Non li minacciamo, quando è ora li facciamo”. Così il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine dell’assemblea dei pensionati della confederazione. “Da due mesi conduciamo una mobilitazione per spiegare le nostre rivendicazioni e le non risposte del Governo – ha detto – domani sera ci vedremo con Landini e Sbarra per concordare un percorso unitario, che dia continuità alla mobilitazione e spieghi al Paese gli errori che il Governo sta facendo”.

Bombardieri ha poi sottolineato che “il nostro compito non è far cadere i governi, ma condizionarli. Facciamo un altro mestiere, abbiamo altri obiettivi”. Nell’incontro di domani con i leader di Cgil e Cisl “diremo che abbiamo bisogno di un percorso di mobilitazione lungo. Il problema non è il Governo, dobbiamo far capire al Paese cosa sta succedendo. Diremo a Cgil e Cisl che è giusto continuare la mobilitazione. Poi valuteremo con grande senso di responsabilità. Valuteremo se il Governo ci chiama e apre un confronto. Se si tratta di un confronto serio o se è una presa in giro. E decideremo insieme cosa fare”.

“Avevamo capito che il confronto con il Governo non dava risultati – ha aggiunto – lo avevamo già capito con il confronto, se così si può chiamare, sulla manovra. Arrivano, raccontano velocemente cosa vogliono fare e se vuoi capire cosa vogliono fare si innervosiscono pure. Non abbiamo bisogno di essere legittimati dalla politica o dai partiti, da sempre siamo autonomi e ci misuriamo sul merito delle questioni”.

Per quanto riguarda le pensioni, invece, Bombardieri afferma che il confronto è a un “punto morto”, aggiungendo che “abbiamo fatto incontro un po’ di tempo fa”, ma “abbiamo perso le tracce. Forse andremo a ‘Chi l’ha visto’ per vedere se riusciamo a discutere ancora di pensioni”.
Sul salario minimo, invece, “non abbiamo mai avuto dubbi, ma chiediamo che coincida con i minimi contrattuali. Se smontiamo i contratti non facciamo un piacere ai lavoratori”. Sulla delega fiscale: “Bisognerebbe trovarla, fino ad ora sembrano spot. Tanta demagogia e dichiarazioni prive di un fondamento economico. Non c’è nessuna copertura economica, mi sembra tanta propaganda e pochi fatti concreti”.

Il numero uno della Uil ha infine aggiunto: “Ci chiamerete per un confronto serio o ci racconterete cosa avete intenzione di fare? Perché se è questo risparmiatevi la fatica. Pretendiamo di discutere prima delle decisioni. Quando si parla di nuovo welfare si dà tutto a tutti o si fa una selezione? Vogliamo capirlo, così come vogliamo capire se ci sono le risorse”.

e.m.

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