“Con questo rinnovo vogliamo allargare la base contrattuale, includendo nuove figure professionali, figlie della digitalizzazione, sempre più presenti nel mondo dell’editoria”. E’ questo il primo commento che Giulia Guida, segretaria nazionale della Slc-Cgil, fa al Diario del lavoro sul contratto che i sindacati di categoria hanno sottoscritto con Italiaonline, ex Seat Pagine Gialle. La novità più importante dell’accordo è l’introduzione di un rapporto di lavoro ibrido, al 30% subordinato e il restante 70% autonomo. Non è la prima volta che nel panorama contrattuale italiano si presenta questa soluzione. Infatti, spiega la sindacalista, tra il 2017 e il 2018 Intesa aveva usata una forma simile per i promotori finanziari. Ma resta comunque un elemento di grande importanza, precisa Guida.
“L’azienda ha ancora una forte rete di vendita, ben radicata sul territorio. Ma – prosegue la segretaria della Slc – la sua necessità era quella di avere figure con elevate competenze digitali, non sempre facili da trovare, che fossero di supporto. Si tratta di lavoratori, principalmente giovani, con competenze alte e ben strutturate, e anche con una buona capacità di auto rappresentanza. Il cortocircuito si crea nel momento in cui queste figure si avvicinano alle aziende, che magari gli offrono contratti che non li rappresentano”.
“Il confronto avviato con Italiaonline – continua Guida – aveva come scopo quello di arrivare a una forma di rapporto di lavoro che, da una parte, avesse le tutele delle subordinazione, sul fronte del salario, delle ferie, della malattia e degli istituti di welfare e, dall’altra lasciasse a questi lavoratori l’autonomia nella gestione dei tempi e negli strumenti per svolgere il proprio compito. Ovviamente visto il carattere peculiare di questa ibridazione ci sarà un monitoraggio di due anni e momenti di confronto per capire se le cose stanno procedendo nella giusta direzione”.
“L’auspicio è che questo accordo – conclude la sindacalista – possa essere un esempio anche per il rinnovo del contratto di settore. Il sindacato deve cambiare. Non possiamo presentarci alle nuove professionalità con strumenti contrattuali spuntati e obsoleti. Questa è grande sfida che attende tutto il sindacato e la contrattazione, soprattutto per un comparto come il nostro dove l’intelligenza artificiale sta già aprendo scenari fino a poco tempo fa neanche immaginati”.
Tommaso Nutarelli