Vecchio continente diviso in due sul reimpiego. L`Employee Labour Trust Index di Gi Group ha registrato a settembre che si va dai 7,76 mesi ritenuti necessari in Germania per trovare un nuovo impiego, in caso di perdita di lavoro – seguita da Regno Unito e Polonia con poco più di 8 -, agli oltre 16 mesi necessari in Spagna e ai quasi 15 in Italia, per una media di 11 mesi e un indice europeo di facilità di reimpiego di soli 32,85 punti in una scala da 0 a 100.
Nonostante il sentiment positivo nell`organizzazione in cui si opera (58,99), il livello di fiducia generale dei lavoratori a livello europeo è, quindi, basso (43,37) anche perchè gli europei sono pessimisti, oltre che nel reimpiego, anche rispetto alle istituzioni (38,16).”L`azienda in cui si lavora emerge per tutti i Paesi come un baluardo di sicurezza, unico rifugio in questo momento a contrasto della crisi, ma è insufficiente da sola a tenere alta la fiducia, se non è sostenuta dagli attori esterni del mercato. – commenta Stefano Colli-Lanzi, CEO di Gi Group -. E`, infatti, la percezione di difficoltà di reinserimento, in caso di perdita del proprio lavoro che genera forte sfiducia a livello europeo e italiano, specie per alcune categorie che sono a rischio di esclusione sociale e rispetto alle quali, anche in ragione delle riforme che hanno innalzato l`età pensionabile, occorrono serie politiche attive sul lavoro e di “staffetta generazionale”.
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