Alla fine di settembre i contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica (24) riguardano il 21,2% dei dipendenti, circa 2,6 milioni, e un monte retributivo pari al 22,2% del totale. E’ quanto rileva l’Istat.
Nel periodo luglio-settembre sono stati recepiti tre accordi (alimentari, vetro, gomma e materie plastiche) e nessun contratto è scaduto. I contratti che a fine settembre sono in attesa di rinnovo sono 49 e coinvolgono circa 9,7 milioni di dipendenti, il 78,8% del totale, cui corrisponde un monte retributivo pari al 77,8%. Entrambe le quote sono inferiori a quelle osservate alla fine del trimestre precedente (82,4% e 81,6% a giugno) e ampiamente superiori a quelle registrate a settembre 2019 (44% e 46,2% rispettivamente).
Il tempo medio di attesa di rinnovo, per i lavoratori con contratto scaduto, è molto simile a quello registrato a settembre 2019 (17,9 contro 18 mesi), mentre l’attesa media, calcolata sul totale dei dipendenti, è quasi doppia (14,1 contro 7,9 mesi).
TN