Il miglioramento della fiducia di imprese e famiglie e la ripresa del commercio internazionale “potrebbero costituire dei fattori a sostegno di un`evoluzione positiva dell`attività economica nei prossimi mesi”. È quanto indicato dall’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
E` proseguita la fase di miglioramento della domanda e della produzione industriale globali a cui si è accompagnata la risalita delle quotazioni del Brent. A fine anno, gli scambi internazionali di merci in volume hanno superato i livelli pre-Covid.
In Italia, nel quarto trimestre, il prodotto interno lordo ha segnato una flessione determinata dai contributi negativi sia della domanda interna sia di quella estera netta. Tuttavia, l`attuale livello del Pil implica una variazione acquisita positiva per il 2021, pari al 2,3%.
Il calo dei consumi delle famiglie è stato fortemente concentrato nelle spese per servizi e per alcune tipologie di beni, come ad esempio abbigliamento e calzature.
La flessione delle ore lavorate e delle unità di lavoro segnata nel quarto trimestre si è accompagnata a una modesta riduzione dei posti vacanti, mentre le aspettative delle imprese sull`occupazione sono migliorate.
A febbraio, l`inflazione ha registrato un nuovo aumento legato all`indebolimento del contributo deflativo dei beni energetici e a rincari moderati ma diffusi tra le principali componenti di fondo
Anche per il mercato del lavoro le indicazioni per i prossimi mesi mostrano qualche elemento positivo. Nel 2020 il mercato del lavoro è stato caratterizzato da una decisa riduzione delle unità di lavoro (-10,3%) a sintesi di una diminuzione di quelle dipendenti (-9,3%) meno accentuata rispetto a quella delle indipendenti (-12,8%).
L`evoluzione congiunturale dell`input di lavoro ha seguito quella del Pil, con un deciso recupero nel terzo trimestre e un calo tra ottobre e dicembre (-1,7% le unità di lavoro, -1,5% le ore lavorate).
Sebbene nel quarto trimestre il tasso dei posti vacanti nelle imprese dell`industria e dei servizi abbia segnato una marginale riduzione (-0,1 punti percentuali in entrambi i macro settori rispetto al trimestre precedente), in presenza di una stabilizzazione per le imprese sopra i 10 addetti, a febbraio le attese sull`occupazione segnalate dalle imprese evidenziano decisi miglioramenti diffusi tra i settori.
TN