Nel II trimestre il reddito disponibile delle famiglie e il loro potere d`acquisto hanno segnato “lievi aumenti”, mentre “la crescita sostenuta dei consumi finali ha sospinto al ribasso la propensione al risparmio, rimasta tuttavia a livelli superiori a quelli registrati prima della crisi”. Lo ha reso noto l’Istituto di Statistica.
Secondo i dati dell’Istat, il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. La dinamica dei prezzi, +0,4% rispetto al primo trimestre dell`anno il deflatore dei consumi finali delle famiglie, ha frenato l`incremento del potere d`acquisto, aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.
La propensione al risparmio delle famiglie è stimata al 12,9%, in flessione di 4,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Corrispondentemente, la spesa per consumi finali è aumentata in termini nominali del 5,4%.
Nel secondo trimestre del 2021, a fronte di un aumento degli investimenti fissi lordi del 4% e del già segnalato aumento dello 0,5% del reddito lordo disponibile, il tasso di investimento delle famiglie consumatrici è stato pari al 6,3%, +0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
E.G.