Nel 2014 si è verificata una perdita di 5,3 miliardi di euro nell’interscambio tra Italia e Russia segnando un -17% sul 2013 e una contrazione delle nostre esportazioni dell’11,6% (-1,25 miliardi di euro). Questi alcuni dei dati emersi nel corso del bilaterale dedicato alle relazioni commerciali tra Italia e Russia, organizzato a Napoli dall’associazione Conoscere Eurasia e dal Forum economico internazionale di San Pietroburgo.
Secondo la Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, la performance italiana lo scorso anno ha determinato un crollo dei prodotti tessili dell’abbigliamento e pelle (-16,4%), degli apparecchi elettrici ed elettronici, macchinari meccanici e mezzi di trasporto (-13,7%) e dei prodotti agroalimentari oggetto delle sanzioni (-38%). Un trend confermato anche all’inizio del 2015: a gennaio le vendite italiane in Russia sono scese del 36,7%, mentre a febbraio si è registrato un -28,5%.
Dati determinati non solo dalla crisi economica, ma anche dalla caduta del rublo, dalle sanzioni e dalle controsanzioni in seguito alla crisi in Ucraina.
Inoltre, anche la Campania subisce il contraccolpo della crisi geopolitica tra Ue e Russia, ma in misura molto più tenue rispetto al dato nazionale. Se da una parte, infatti, l’export verso Mosca è calato del 3% (dato 2014 sul 2013), dall’altra vola l’interscambio, che si attesta a +32% nell’ultimo anno (318mln di euro).