La maledizione della spending continua: dopo il supermanager Enrico Bondi e il dirigente del FMI Carlo Cottarelli, anche Roberto Perotti, l’economista bocconiano chiamato poco meno di un anno fa da Matteo Renzi a sovrintendere ai tagli di spesa, ha detto addio all’incarico a Palazzo Chigi. La notizia era nell’aria da diversi giorni, ma a ufficializzarla e’ stato lo stesso Perotti, che nel corso di una trasmissione televisiva ha confermato le proprie dimissioni spiegando: ” non mi sentivo molto utile, in questo periodo”. In effetti, il suo programma di tagli, messo a punto in vista della legge di stabilita’, e’ stato cestinato senza tante cerimonie dallo stesso Renzi, che ha ritenuto inopportuno procedere allo sfoltimento delle agevolazioni fiscali, come suggerito da Perotti. Il quale, a sua volta, ha ritenuto inopportuno restare a Palazzo Chigi. Stamattina, comunque, l’economista era presente in Bocconi, dove si e’ svolto un affollatissimo incontro con il Ceo di Apple, Tim Cook.
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