Se le nomine all’Inps sono quelle diffuse dalla stampa “ne prendo atto e faccio gli auguri di buon lavoro”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un’iniziativa della sua confederazione sul futuro dell’istituto di previdenza.
Secondo Landini, i nuovi vertici dovranno confrontarsi con le parti sul tema di come “creare lavoro di qualità e aumentare gli spazi di partecipazione e di confronto”. Rivolgendosi al Governo, Landini ha ribadito che “il sistema delle pensioni va cambiato”, così come “va affrontato il tema degli ammortizzatori sociali, che bisogna estendere, e quello dei controlli e delle ispezioni da rafforzare contro l’evasione contributiva”.
Landini ha poi affermato che sul tavolo del nuovo presidente dell’Inps i sindacati presenteranno il tema della rappresentanza: “Non è solo il modello della rappresentanza in quanto tale a essere importante, ma il fatto democratico in sé. Altrimenti se resta tutto come oggi siamo alla caricatura della democrazia”.
Il numero uno della Cgil ha sottolineato che “tutto il mondo politico ha avuto chi prima, chi poi, la tentazione di dire che i corpi intermedi fossero un limite alla democrazia. Ed è una cosa sbagliata, una cosa pericolosa e autoritaria perché si nega il diritto ai cittadini a organizzarsi collettivamente e anche il fatto che il conflitto possa essere utilizzato come strumento di lotta democratica”.
TN