“L’accordo integrativo sottoscritto con Lavazza è fortemente innovativo. Si mettono al centro le vite delle persone e i loro bisogni, guardando anche alla dimensione sociale e collettiva. Non a caso l’accordo è frutto del prezioso e incessante lavoro collettivo delle Rsu. Su 400 delegati la Cgil ne ha 150 e ben sette Rsu”. Con queste parole Barbara Grazioli, segretaria generale Flai-Cgil Vercelli e Biella, commenta l’integrativo dello stabilimento di Gattinara.
“La relazioni industriali in Lavazza sono ampiamente consolidate e partecipative – spiega Grazioli -. Un clima che ho potuto trovare quando sono diventata segretaria generale nel 2022, come risultato di quanto fatto da chi mi ha preceduto. Venendo ai contenuti, l’accordo è fortemente innovativo sotto il profilo normativo ed economico, pur venendo da un precedente integrativo che già aveva dato risultati interessanti. Per quanto riguarda il premio per obiettivi questo è stato agganciato non solo alle performance individuali del lavoratore ma anche a quelle aziendali che, se molto brillanti, possono farlo arrivare anche a 15mila euro nel triennio”.
“C’è stato – prosegue la dirigente sindacale – un ampliamento dei congedi e dei permessi che offrono una migliore conciliazione tra vita e lavoro. Il congedo di 10 giorni rivolto ai neo padri è stato allungato di altri 5, per provare ad arrivare agli standard europei visto che su questo terreno il nostro paese arranca. Anche i permessi rivolti alla genitorialità, sia per la nascita o l’adozione di un figlio, e quelli pensati per l’assistenza, per i figli, il coniuge o i genitori, sono stati ampliati. Inoltre, in linea con l’attenzione al sociale che da sempre contraddistingue Lavazza, l’accordo prevede, ovviamente su base volontaria, la possibilità per i lavoratori di aiutare le varia associazioni territoriali che animano il terzo settore. Una giornata dedicata agli altri pagata dall’azienda”.
“Infine – conclude Grazioli – la vera sfida, per un lavoro come quello strutturato a turni, è l’introduzione dei “venerdì brevi”, che comporta una reale riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. È una sperimentazione, che sin da subito ha trovato nell’azienda terreno fertile, che vedremo dove ci porterà”.
Tommaso Nutarelli