“La Cisl è stata sempre gelosa custode del valore dell’autonomia del sindacato dalla politica.
Sbagliato mescolare le due funzioni di rappresentanza, il rischio è di indebolire sia il ruolo dei sindacati sia quello dei partiti”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in un’intervista a Panorama. “Il nostro mestiere è contrattare e negoziare per conquistare risultati in coerenza all’unico mandato che ci interessa, che è quello dei nostri associati”.
“Relazioni sociali stabili e affidabili con il governo e il sistema delle imprese” sono gli ingredienti fondamentali per raggiungere risultati, afferma ancora il segretario, ed è importante evitare “la contraddizione di stare con un piede ai tavoli di trattativa e con l’altro sulle barricate. Proposte, contenuti e confronto sempre: la piazza quando serve. Noi ci confrontiamo e negoziamo, da quando siamo nati, con tutti i governi senza pregiudiziali tenendo fermi i nostri valori fondativi: responsabilità, pragmatismo, autonomia dalla politica, contrattazione, partecipazione”.
Il leader della Cisl ha ricordato che proprio il dialogo è stato il motore delle mobilitazioni unitarie di aprile e maggio, “per riallacciare con il governo un dialogo che si era indebolito nei mesi precedenti. Penso che l’obiettivo sia stato raggiunto”. L’obiettivo, adesso, è “stare incollati a tavoli per conquistare avanzamenti coerenti con i contenuti della nostra piattaforma. Verificheremo i frutti del negoziato e le disponibilità dell’esecutivo, sapendo regolarci di conseguenza, senza fare sconti a nessuno”.
Quanto al tema del salario minimo, che lo ha visto in contrapposizione con i segretari della Cgil e della Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, Sbarra ribadisce l’urgenza della misura, ma che sia “di natura contrattuale, definito, settore per settore, dall’estensione dei trattamenti economici complessivi dei contratti collettivi prevalenti, che sono in media ben al di sopra dei 9 euro l’ora”. I contratti collettivi, ha ricordato, “contengono anche tante altre tutele normative: dalle tredicesime alle maggiorazioni, dalla sanità alla pensione integrativa e al Tfr. Un buon contratto è sempre meglio di una cifra fissata dalla legge”, ha concluso il leader della Cisl.
e.m.