Se saltano le modifiche all’articolo 18, per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, “deve esserci allora una nuova proposta completamente diversa”. A suo avviso infatti, “in questo modo salta l’equilibrio della riforma, e piuttosto che una cattiva riforma del mercato del lavoro è meglio non farla o farla in un altro momento”.
“Non possiamo levare questo pezzo – ha aggiunto – e lasciare gli oneri maggiori alle imprese, bisogna allora ribilanciare tutto perché questa proposta si teneva in equilibrio nelle sue varie parti, se cambiamo quella (dell’articolo 18, ndr), allora dobbiamo cambiare tutto”.
Alla domanda se Confindustria ha un piano alternativo, la presidente ha replicato che “per il momento no anche perché la Confederazione continua a sperare e auspicare, mi pare che il governo. Monti la pensi così, che si vada avanti con questa proposta”. “Non accettiamo – ha proseguito – che si cambi solo una parte e il resto rimanga uguale”.
Marcegaglia si è poi detta “preoccupata del fatto che si era trovato un accordo tra sindacati e imprese e anche i principali partiti avevano condiviso questa scelta, ora, improvvisamente, si vuole cambiare la parte che riguarda la flessibilità in uscita”. “Il Parlamento – ha concluso – è chiaramente sovrano, non lo metto in discussione, ma la riforma solo così si reggeva”. (LF)