Un’indagine a campione dello Spresal, il Servizio per la prevenzione e la sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asl aveva rilevato, qualche settimana fa, che due postazioni su tre dello stabilimento Maserati di Grugliasco erano state sottostimate dal punto di vista del richio per la salute dei dipendenti.
“Come denunciamo da anni – ha dichiarato il responsabile della Maserati per la Fiom-Cgil di Torino, Edi Lazzi nel corso della conferenza stampa di oggi – i carichi e i ritmi di lavoro alla Maserati sono troppo sostenuti e questo mette a rischio la salute dei lavoratori, che corrono il concreto rischio di contrarre gravi patologie da sforzo ripetuto. Il nostro intento, nel denunciare questi problemi, non è certo quello di creare contrapposizioni ideologiche con l’azienda quanto quello si sfidare in positivo l’azienda stessa alla ricerca di soluzioni che vadano nell’interesse di tutti. Con la salute dei lavoratori non si scherza.”
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Federico Bellono in merito alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne, al termine dell’incontro con i sindacati firmatari del Ccsl, sul futuro di Mirafiori “Marchionne confermando i target economici e l’obiettivo di far rientrare tutti al lavoro entro il 2018, ha ripetuto cose già dette più volte. Ha invece taciuto sugli investimenti, soprattutto per l’Alfa, che servono a dare credibilità all’obiettivo della piena occupazione: investimenti i cui tempi già erano stati allungati, e sui cui si aspettavano finalmente indicazioni più precise – ha continuato Bellono – quali nuovi modelli? quando e dove? , che invece non sono arrivate. E quindi restano gli interrogativi, e soprattutto la necessità di un confronto più stringente sugli stabilimenti, a partire dalle prospettive del Polo torinese del lusso, cioè Mirafiori e Grugliasco.”