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Moda, tavolo al MiMit. I sindacati: si passi dall’ascolto all’azione

redazione
Agosto02/ 2023

Si è tenuto ieri presso il dicastero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo del settore moda convocato dal ministro Adolfo Urso, che segue l’ultimo tenutosi lo scorso 23 gennaio. Alla riunione hanno preso parte i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, i rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente e della Cultura e le Associazioni imprenditoriali di categoria.

In una nota congiunta i sindacati sottolineano di aver ribadito le richieste già avanzate nelle precedenti occasioni: “l’avvio, sempre in sede ministeriale, di specifici tavoli tematici per rendere concreto ed esecutivo il lavoro svolto dalle parti sociali, a partire da quanto inserito nei CCNL di riferimento e già presentato al Governo; l’applicazione delle norme a tutela della prevenzione e sicurezza sul lavoro; politiche contro la concorrenza sleale e i fenomeni di dumping contrattuale; il rafforzamento delle politiche di reshoring, affinché le aziende italiane riportino all’interno del perimetro nazionale le loro produzioni tuttora all’estero; la necessità di risorse certe a favore della formazione tecnica e professionale, utilizzando al meglio quanto disponibile anche nel Fondo Nuove Competenze e nei Fondi Interprofessionali; il sostegno a favore del lavoro femminile e delle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.

“È ora di passare dalle parole ai fatti – affermano le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec –. Riteniamo importanti alcuni interventi nel DdL Made in Italy, come il fondo sovrano correlato a sostegno delle filiere del tessile che indica misure di sostegno per istruzione e formazione, promozione e tutela del Made in Italy e Lotta alla contraffazione. Tuttavia, riteniamo che occorra aumentare le risorse a disposizione e che non sia più rimandabile affrontare le altre questioni urgenti che attendono una immediata risposta da parte del Governo, come quella del reshoring, della prevenzione e sicurezza sul lavoro, del sostegno al lavoro femminile”.

e.m.

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