Lo stop dell’adeguamento dell’incremento dell’età pensionabile a 67 anni ci sarà nel 2019 per 14.600 lavoratori addetti a mansioni “gravose”. E’ quanto si legge nella relazione tecnica che accompagna l’emendamento alla manovra depositato dal governo in commissione Bilancio.
Per quanto riguarda gli oneri nel 2019, l’esenzione delle 15 categorie (di cui fanno parte le 11 già previste per legge e le 4 new entry introdotte con l’emendamento dell’esecutivo) costa 100 milioni di euro. I lavoratori che ne faranno richiesta sono stimati sostanzialmente in crescita dal 2019 al 2027 così come le coperture necessarie (con l’eccezione del 2024).
Nel 2020 i lavoratori che potranno beneficiare dell’anticipo saranno 15.400 (per 141 milioni di euro); nel 2021 16.200 lavoratori per 143,9 milioni; nel 2022 18.300 lavoratori per un costo di 160,5 milioni di euro; nel 2023 20,2 lavoratori per 176,4 milioni; nel 2024 20mila lavoratori per 170 milioni di euro; nel 2025 20.600 lavoratori per 170,5 milioni di euro; nel 2026 20.800 lavoratori esentati per 169,8 milioni di euro e nel 2027 saranno esclusi dall’anticipo 20.900 lavoratori per 166,2 milioni di euro.
T.N.