Parte il conto alla rovescia per impugnare i licenziamenti così come le cessazioni dei contratti a termine ritenuti illegittimi: da domani scattano i 60 giorni di tempo entro cui i lavoratori dovranno procedere. La norma è contenuta nel cosiddetto ‘collegato lavoro’ (la legge delega 183/2010) che, dopo sette letture parlamentari ed il rinvio alle Camere da parte del presidente della Repubblica, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 9 novembre ed entrerà in vigore, appunto, domani. All’articolo 32 (Decadenze e disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo determinato) si fissa il termine dei 60 giorni per l’impugnazione del licenziamento, che si applica anche in tutti i casi di invalidità dello stesso e pure per le contestazioni delle irregolarità nei contratti a termine. Che siano in corso o già conclusi alla data del 24.
“Sono 100-150 mila le persone coinvolte”, secondo una stima della Cgil, che parla di una “norma sbagliata, ingiusta e con vizi di costituzionalità” e ne sottolinea la “gravità” della retroattività. (LF)