Per il presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, Provengono da fonti istituzionali “informazioni di segno contraddittorio sullo stato della nostra economia”. Per Sacconi,
l’Istat “aggiusta” il Pil del 2014 di ben 4 decimali trasformando la recessione in crescita e allo stesso tempo, nonostante il positivo effetto di trascinamento, ridimensiona il Pil del 2015. Nello stesso giorno l’Unctad descrive il crollo degli investimenti in Italia nel corso dell’ultimo decennio che arriva a ben 5 punti e mezzo in rapporto al Pil.
“Confidando nella affidabilità della statistica istituzionale – sottolinea Sacconi nel blog dell’Associazione amici di Marco Biagi – perché il contrario sarebbe cosa gravissima, la politica tutta ha il dovere di analizzare pazientemente le informazioni per verificare l’efficacia delle politiche praticate e così decidere quelle che devono rendere la prossima legge di stabilità utile alla crescita”.