“La Bce di Mario Draghi non poteva fare di più e meglio. Adesso sta alla politica economica, sia nazionale che europea, rilanciare l’economia, puntando su grandi progetti infrastrutturali in grado di creare lavoro e di far uscire Eurolandia dalla recessione”. Lo afferma l’economista Alberto Quadrio Curzio in un’intervista al Messaggero.
Con l’iniezione di liquidità da parte della Banca centrale europea sono stati centrati due obiettivi: “dare al sistema bancario un flusso di liquidità e una funzionalità ottimale, e consentire alle banche di acquistare titoli di Stato senza rischi eccessivi”, spiega Quadrio Curzio. Il terzo obiettivo dell’operazione, “in bilico, è spingere le banche a erogare credito al sistema produttivo. Non dipende soltanto dalla disponibilità di liquidità, ma anche dalla domanda, che va sostenuta dal lato degli investimenti. Ma questo è un problema che non riguarda la Bce”.
Dopo la seconda asta “la palla passa nel campo della politica economica”, dichiara l’economista. “Ci si deve muovere non solo a livello nazionale, ma soprattutto a livello europeo. Mi sembra però che questo non stia avvenendo”. “La politica di Eurolandia – sottolinea – appare ancora sbilanciata. Si punta poco sulla ripresa e troppo sul rigore dei conti pubblici”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu