Massimo rispetto per la manifestazione della Cgil, ma anche un non troppo velato avvertimento: attenzione, che le piazze, talvolta, si ritorcono contro chi le convoca. Così Matteo Renzi, nel corso della direzione del Pd, a proposito dell’evento che la confederazione sta preparando per sabato a piazza San Giovanni e che proprio oggi Susanna Camusso ha presentato in una conferenza stampa. “Questa appena trascorsa – ha detto il premier e segretario Pd – è stata per alcuni aspetti la settimana della piazza… Non voglio discutere della prossima piazza, che è quella dove un importante sindacato riunisce tante migliaia, centinaia di migliaia di persone per cui abbiamo un profondo rispetto, a prescindere dal dibattito che c’è tra di noi. Rispetto profondo per tutte le volte in cui un’organizzazione importante decide di affrontare la prova della piazza”.
Poi, però, la stoccata. Renzi ha infatti ricordato i due casi recenti di Terni (nella città umbra venerdi si è tenuto lo sciopero generale contro i tagli alla AST) e di Genova, dove Camusso e Grillo sono stati contestati dalla ”loro” gente. A Terni – ha sottolineato Renzi – “mentre i sindacati giocano la piazza contro il governo, una parte della piazza si rivolta contro le istituzioni ma anche contro il sindacato”. A Genova, “chi cerca di strumentalizzare l’alluvione viene a sua volta contestato dagli ‘angeli del fango’ come quello che è, uno che cerca di fare campagna elettorale sulle tragedia”. E insomma, piazza sì, ma attenti all’effetto boomerang.