Confcommercio, Confesercenti e Confcooperative del Piemonte chiedono un tavolo di crisi con la Regione Piemonte per cercare forme di tutela nei confronti del debito insoluto causato dai buoni pasto non rimborsati Qui Ticket, di Qui group Spa.
I rappresentanti degli esercenti sono stati ricevuti oggi, 31 luglio, in Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, dove, nella pausa dei lavori, sono stati auditi dalla vicepresidente dell’Assemblea, Angela Motta, dal consigliere segretario Giorgio Bertola, dal presidente della terza Commissione Raffaele Gallo e, per l’Esecutivo regionale, dall’assessora al Lavoro, Gianna Pentenero.
Il quadro d’insieme, che riguarda diverse regioni su tutto il territorio nazionale, non è ancora ben chiaro, hanno riferito i rappresentanti degli esercenti, ma le dimensioni del fenomeno sono tali da essere paragonabile ad una vera e propria crisi industriale, che riguarda centinaia di esercenti, che rischiano di chiudere e migliaia di lavoratori, che rischiano il posto di lavoro, in Piemonte.
Il tavolo di crisi avrebbe lo scopo di trovare una salvaguardia per il debito degli esercenti causato, peraltro, da un appalto pubblico e per definire il perimetro del debito e lo stato dei pagamenti pubblici.