Domani, 12 gennaio, a Roma a rischio bus, tram, metropolitane e ferrovie regionali a causa di uno sciopero di 24 ore indetto dai sindacati Orsa, Faisa Confail e Usb. Lo sciopero si svolgerà sulla rete Atac, con le consuete fasce di garanzia, dalle ore 8.30 alle ore 17 e dalle ore 20 al termine del servizio. Sulle linee notturne (linee da N1 a N28 e, per la fascia 0.01-5.30 linea 913) lo scioperò si terrà nella notte tra oggi e domani.
Inoltre, nelle stazioni delle linee metroferroviarie che, eventualmente, resteranno aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, montascale, ascensori. Non sarà garantito il servizio delle biglietterie Atac. Sempre domani è previsto anche uno sciopero di 24 ore indetto dai sindacati Fast e Usb per la società RomaTpl (bus periferici): il servizio non sarà garantito dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 al termine del servizio.
“I lavoratori del trasporto pubblico di Roma scioperano contro le scelte scellerate dell`amministrazione comunale sul concordato di Atac, scelte che mettono in pericolo il proseguimento del servizio di Atac per il rischio fallimento, rischio confermato anche dall`assessora Linda Meleo nelle dichiarazioni fatte in Commissione Mobilità”, spiega l’Unione sindacale di base Lavoro Privato – Provincia di Roma TPL.
“L`Unione Sindacale di Base aveva denunciato che la scelta del Concordato in ATAC e l`aggravio delle condizioni di lavoro imposto dall`accordo del 27 novembre 2017 non avrebbero prodotto il risanamento di una azienda depredata in modo spregiudicato dalla politica e dalla mala gestione. Usb aveva anche denunciato che la situazione del Trasporto Pubblico dato in affidamento alle aziende private non offriva garanzie ai cittadini di un servizio qualitativamente migliore e non garantiva i lavoratori costretti tutti i mesi a tirare il collo insieme alle loro famiglie perché gli stipendi non vengono pagati nelle date prefissate. La politica tutta – Governo, Regione e Comune – deve lavorare per la costruzione di un’unica Azienda Regionale di Trasporto Pubblico, eliminando i debiti di ATAC e includendo anche la fetta di Trasporto data oggi alle aziende private, per offrire un vero servizio di qualità e di efficienza nel rispetto dei diritti dei lavoratori”, conclude l’Usb.