“Come annunciato nei giorni scorsi, riparte la mobilitazione contro le scelte della giunta Raggi, dalle ultime mosse sul rimpasto della squadra di governo ai tagli previsti in bilancio su capitoli fondamentali per il welfare e altri servizi per i cittadini, decisi senza alcun confronto con le parti sociali. La vertenza per la Capitale, aperta da tempo dalle organizzazioni sindacali, ora torna visibile”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti e la Uil del Lazio.
“Dalla manifestazione di domani in occasione della discussione in aula sul bilancio di previsione 2021-2023, indetta dalle categorie dei servizi pubblici insieme agli enti gestori contro il possibile taglio di 43 milioni di euro alla spesa sociale, alla protesta di lunedì prossimo, sempre in Campidoglio – continua la nota – torniamo a far sentire forte la nostra voce, per un’idea diversa di città. Proveremo fino all’ultimo a uscire da questa visione asfittica e autoreferenziale, lontana dai bisogni dei cittadini e a chiedere un confronto vero sulle criticità attuali e future di Roma”.
Quelle cui abbiamo assistito, secondo i sindacati “sono le ultime mosse di una Giunta in affanno che non è stata in grado di dare risposte alla città, né contingenti né di lungo periodo, disgregando il tessuto sociale, contraendo la capacità d’azione degli stessi municipi, indebolendo le aziende partecipate e con esse l’investimento su servizi e infrastrutture cittadine. Si sono cambiati assessori, collaboratori, vertici aziendali senza arrivare mai a sviluppare piani e programmi credibili in nessun ambito, senza validi progetti strategici e senza alcun ascolto di chi rappresenta lavoratori e cittadini. Ora, con la campagna elettorale alle porte, la sindaca apre alla costruzione di un ‘progetto comune’ e a un’elaborazione politica sul ridisegno istituzionale della città, ma continua a dimenticarsi dei sindacati”.
“Mentre inevitabili sono le ricadute della pandemia su attività produttive e settori chiave, come turismo e cultura, che da Roma hanno effetti sull’intero paese – conclude la nota – diventa ancor più evidente e grave l’incapacità di dare risposte convincenti per la ripresa, con il rischio concreto di perdere le risorse importanti messe a disposizione dai finanziamenti europei. Welfare, inclusione, servizi, infrastrutture: dal cambiamento della macchina capitolina alla gestione delle municipalizzate continueremo a cercare il confronto sul merito delle proposte e a sostenere investimenti e progetti per un nuovo modello di città”.
E.G.