La fiducia delle imprese del commercio è salita ad aprile a 104,2 rispetto al 100,8 di marzo. Lo comunica l’Istat. Per le imprese dei servizi di mercato l’indice della fiducia è passato 97,7 a 97,9. In particolare, nei servizi migliorano i giudizi e, in misura minore, le attese sugli ordini; peggiorano invece le attese sull’andamento dell’economia italiana. Salgono anche i saldi relativi ai giudizi sull’andamento degli affari e dell’occupazione, diminuiscono quelli delle attese sull’andamento dei prezzi di vendita, ma si deteriorano le attese sull’occupazione.
Nel commercio, l’indicatore del clima di fiducia scende nella distribuzione tradizionale (da 107,7 a 106,5), ma sale in maniera accentuata nella grande distribuzione (da 95,9 a 105,1). Aumentano sia il saldo dei giudizi sia quello delle aspettative a breve termine sulle vendite mentre cala quello relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino.
Scende invece ad aprile l’indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero che passa da 103,0 al 103,5 registrato nel mese di marzo. Lo rileva l’Istat precisando che i giudizi sugli ordini rimangono invariati mentre le attese di produzione peggiorano lievemente e il saldo delle scorte di magazzino diminuisce.
L’indice della fiducia aumenta da 100,6 a 100,9 nei beni di consumo e da 107,3 a 108,5 nei beni intermedi, ma cala da 98,8 a 96,8 nei beni strumentali.
Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva, segnala l’Istat, nel primo trimestre il grado di utilizzo degli impianti sale a 72,9% da 72,0% del quarto trimestre 2010; aumenta anche da 3,0 a 3,3 mesi la durata della produzione assicurata sulla base dell’attuale portafoglio ordini. Sale leggermente (dal 38% al 39%) la quota di operatori che segnala la presenza di ostacoli all’attività produttiva.
Nelle imprese di costruzioni l’indice sulla fiducia si riferisce al mese di marzo con un calo a 77,2 dal 78,9 di febbraio. Migliorano i giudizi sugli ordini e/o sui piani di costruzione, mentre le attese sull’occupazione peggiorano decisamente.
A livello settoriale, l’indice della fiducia scende da 70,5 a 63,6 nella costruzione di edifici, ma sale da 73,8 a 80,5 nell’ingegneria civile e da 86,4 a 90,0 nei lavori di costruzione specializzati. Infine la durata dell’attività assicurata dai lavori di costruzione in corso o da eseguire diminuisce da 10,4 a 8,7 mese. (LF)
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