-Non si arresta il peggioramento del mercato del lavoro nell’area euro: a settembre la disoccupazione ha raggiunto un nuovo massimo storico all’11,6 per cento, dall’11,5 per cento di agosto. E secondo i dati Eurostat il numero totale dei disoccupati è cresciuto di 169 mila a quota 18 milioni 490 mila. Il dato è più elevato di quanto attendevano gli analisti, in media l’11,4 per cento, e peraltro l’agenzia di statistica ha rivisto lievemente in peggio i dati di agosto, su cui precedentemente indicava una disoccupazione all’11,5 per cento.
In un solo anno nell’Unione valutaria si sono registrati 2 milioni 174 mila disoccupati in più, e il tasso di disoccupazione è salito dal 10,3 per cento del settembre 2011 all’11,6 per cento attuale. Sempre secondo Eurostat,. Guardando a tutta l’unione europea a 27 la disoccupazione è rimasta invariata al 10,6 per cento, coinvolgendo 25 milioni 751 mila persone.
In parallelo al quadro generale, è peggiorato in maniera anche più marcata il fenomeno della disoccupazione giovanile, posto che Eurostat classifica in questo ambito le persone tra 15 e 24 anni. A settembre si sono contati 3 milioni 493 mila giovani disoccupati nell’area euro, ovvero 275 mila in più rispetto ad un anno prima. Il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato al 23,3 per cento dal 21 per cento.
Guardando a tutta l’unione europea a 27 la disoccupazione giovanile è salita al 22,8 per cento coinvolgendo 5 milioni 520 mila giovani.
In generale i livelli di disoccupazione più elevati si continuano a registrare in Spagna (25,8 per cento a settembre), Grecia (25,1%), Lituania (15,9%) e Portogallo (15,7%); all’opposto i più bassi sono quelli di Austria (4,4%), Lussemburgo (5,2%), Germania e Olanda (entrambe 5,4%). Copione simile sulla disoccupazione giovanile: i livelli più alti sono in Grecia (55,6%) e Spagna (54,2%), i più bassi in Germania (8%), Olanda 89,7%) e Austria (9,9%).