Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, rompe l’unanime cordata di soddisfazione per l’incontro odierno con il ministro Orazio Schillaci sui temi della sanità e delle criticità che il sistema continua a soffrire. “Un incontro molto deludente”, commenta Landini, sottolineando che “sui punti di fondo che abbiamo proposto non c’è stata nessuna risposta. L’unico risultato – aggiunge- è l’annuncio di nuovi tavoli che il governo intende convocare nel mese di luglio. Uno sul problema dei contratti del settore privato che sono scaduti da tempo, e un altro più generale”. Risultati deludenti, appunto, da un incontro ritenuto fondamentale che danno a Landini l’occasione di rilanciare la grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma il prossimo sabato, 24 giugno, organizzata dalla Cgil insieme a una rete di associazioni laiche e cattoliche sotto lo slogan “Insieme per la Costituzione”. La manifestazione, inoltre, ha ricevuto l’endorsement della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
Il numero uno della Cgil spiega che nel corso dei colloqui odierni con il ministro Schillaci “abbiamo chiesto in modo esplicito di capire se c’è la condizione di aumentare la spesa sul Fondo sanitario nazionale e non invece, come il governo annuncia nel Def, di ridurla nei prossimi anni. Abbiamo chiesto risorse per rinnovare i contratti nazionali nel settore privato ma anche del settore pubblico, oggi non ci è stato detto assolutamente nulla in questa direzione”.
Quanto invece al capitolo assunzioni, la richiesta del sindacato è di un aumento del personale medico e infermieristico sia per ridurre le liste d’attesa, sia per rafforzare l’intero Servizio sanitario pubblico. “Ma non abbiamo avuto alcuna risposta, se non la disponibilità a convocare altri tavoli” continua Landini, che assicura la presenza della Cgil per le future convocazioni “ma il governo deve sciogliere il nodo se si apre o no una trattativa. Non siamo disponibili ad accettare una progressiva privatizzazione della sanità!.
Ma non solo. Landini ha posto sul tavolo anche il tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro- “i tagli in questi anni al servizio sanitario nazionale hanno anche ridotto tutti i servizi di prevenzione e di medicina del lavoro”- nonché sugli interventi sulla salute mentale, sui consultori familiari, sugli investimenti che riguardano la formazione, “perché bisogna superare il numero chiuso nelle università, bisogna ridurre la tassazione per chi studia nelle materie sanitarie e bisogna fare in modo che i giovani che si diplomano e si laureano non se ne vadano dal nostro Paese”.
Infine un affondo sugli investimenti da dedicare alla sanità, il che “vuol dire fare una riforma fiscale degna di questo nome. Non la flat tax, ma tassare le rendite finanziarie, tassare profitti ed extraprofitti. Abbiamo ribadito al governo la nostra più completa contrarietà all’autonomia differenziata, perché già adesso abbiamo delle diversità fortissime del nostro Paese, abbiamo già visto i disastri di non contare su una sanità pubblica nazionale ma su tante sanità regionali”.
Tutte ragioni, quelle illustrate dal leader della Cgil, che sospingono l’urgenza di scendere il piazza il 24 giugno: “Dopo questo incontro c’è una ragione in più per manifestare, per chiedere la difesa e il rafforzamento della sanità pubblica. Invitiamo tutti i cittadini e insieme a noi ci saranno tantissime associazioni che porteranno come messaggio chiaro dal Paese la necessità di investire”.
e.m.