“Lo studio mensile sull’occupazione della Commissione Ue, sottolineando il rischio che le misure volte al risanamento dei conti attuate durante la crisi scoraggino la ripresa dell’occupazione, mette giustamente in evidenza l’esigenza di scelte più coraggiose sul piano delle politiche macroeconomiche”. Lo dice Giorgio Santini, Segretario Confederale Cisl, commentando lo studio mensile della Commissione Ue, che ha analizzato i dati occupazionali di agosto e settembre 2010.
“Anche per quanto riguarda l’Italia – sottolinea Santini – il carattere eccezionale della situazione di crisi che stiamo vivendo obbliga, pur nella consapevolezza dei margini ristretti imposti dal nostro bilancio pubblico, a canalizzare parte delle risorse in politiche di tipo espansivo. La legge di stabilità in via di approvazione nelle prossime settimane, – continua – oltre che rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga, dovrebbe essere l’occasione per declinare nel breve periodo il Piano triennale per il lavoro presentato dal Governo, destinando le risorse disponibili a misure di sostegno all’occupazione, a partire dagli sgravi contributivi su part-time e apprendistato, dal credito di imposta per il Sud, dal rifinanziamento degli accordi di produttività, fino ad una riduzione del carico fiscale sul lavoro, come chiesto dalla manifestazione di Cisl e Uil dello scorso 9 ottobre”.
“Auspichiamo – conclude il sindacalista – che la posizione espressa oggi dallo studio della Commissione Europea possa tradursi in una politica economica comune e cooperativa per sostenere lo sviluppo e l’occupazione”.