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Sicurezza sul lavoro, Fmpi e Cnal firmano un protocollo di intesa

redazione
Novembre02/ 2021

Un protocollo di intesa per fermare la ‘strage’ di lavoratori e per la sicurezza sul lavoro “andando oltre il recente Decreto legge approvato dal Governo in materia – spiegano le parti firmatarie – e puntando su un forte potenziamento del sistema dei controlli, su un vero rafforzamento dell’organico degli ispettori del lavoro e sul drastico aggravamento delle sanzioni penali ed amministrative a carico delle imprese che impiegano lavoratori in nero e violano le norme sulla sicurezza sul lavoro”.

E’ quanto hanno stipulato, questa mattina, la Federazione Medie e Piccole Imprese (FMPI), nelle persone del Presidente Nazionale, Antonina Terranova, del Responsabile dei Rapporti Istituzionali e Giuridici, Giuseppe Fontanarosa, della componente dell’Ufficio di Presidenza, Gabriella Peluso, del Presidente Regionale Campania FMPI, Nicola Di Iorio, la Confederazione Nazionale di Lavoratori (CNAL) nelle persone del Segretario Generale, Salvatore Ronghi, del Segretario Nazionale di categoria, Orlando Cioffi e del Segretario Regionale Campania, Antonio Ronghi, l’Organismo Paritetico Nazionale “Partecipazione e Cogestione” nella persone della Presidente, Rosa Pestilli, e del Vice Presidente, Sergio Marino.

“La legislazione italiana, con il D.lgs. 81 del 2008, Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, rappresenta un modello di legislazione sulla sicurezza sul lavoro nel mondo ma, nonostante ciò, il tragico fenomeno delle morti e degli infortuni sul lavoro continua a colpire al cuore il mondo produttivo italiano, ed il Decreto Legge 146/2021, emanato dal Governo il 21 ottobre 2021, risulta insufficiente per porvi fine” – ha evidenziato Terranova. “Con il protocollo di intesa, che oggi sottoscriviamo, impegniamo Governo nazionale e regionale, ciascuno per le proprie competenze, a mettere in campo misure per rafforzare l’attività di controllo attraverso il coordinamento tra Ispettorato Nazionale per il Lavoro e le Azienda Sanitarie Locali, ad inasprire le sanzioni, penali ed amministrative, a carico delle aziende che impiegano lavoratori in nero e violano le norme sulla sicurezza sul lavoro, a garantire un sistema formativo affidabile, a defiscalizzare le misure per la sicurezza sul lavoro a carico delle aziende” – ha spiegato Fontanarosa. “Il recente Decreto Legge approvato dal Governo, prevede l’incremento della dotazione organica dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro di sole 1.024 unità e l’incremento del Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro di sole 90 unità, quantità del tutto insufficienti per realizzare una vera rete capillare di controllo su tutte le imprese italiane, tenuto conto delle numerose realtà sommerse che esistono particolarmente nel Sud Italia” – ha sottolineato Ronghi, per il quale “occorre prevedere un incremento del numero degli Ispettori del Lavoro di almeno 10.000 unità ed inasprire drasticamente le sanzioni a carico delle aziende che impiegano lavoratori in nero e violano le norme sulla sicurezza sul lavoro”.

E.G.

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