“É importante che il Governo abbia riaperto con i sindacati il confronto sulla previdenza, così come da noi richiesto, e che si sia avviato un percorso che vede fissati due nuovi incontri l’8 e il 16 settembre. È necessario riformare l’attuale sistema previdenziale, superando definitivamente la legge Fornero”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini al termine dell’incontro di oggi con il Ministro Catalfo sui temi previdenziali.
“Ci auguriamo – prosegue il leader della Cgil – che il confronto possa portare dei risultati concreti nell’immediato e che possa, una volta terminata la sperimentazione di ‘Quota 100’, ridefinire un sistema pensionistico più equo. Un sistema che valorizzi il lavoro delle donne e di cura, che consideri i lavoratori discontinui e coloro che svolgono un lavoro gravoso o usurante, i lavoratori precoci, che promuova l’adesione alla previdenza complementare e introduca per i più giovani una pensione contributiva di garanzia”, conclude Landini.
Dall’incontro di oggi, la Cgil fa sapere che “con il Governo – fa sapere la Cgil – abbiamo deciso di lavorare subito all’elaborazione di misure urgenti da adottare in previsione della prossima legge di Bilancio, in parte anche legate all’emergenza Covid 19, che tutelino alcune fragilità che in questa fase sono emerse. Va garantita un’uscita anticipata allargando alcuni requisiti, legati all’Ape sociale e ai precoci, a chi è disoccupato, invalido o a chi svolge lavori particolarmente esposti al virus”.
“È stata valutata – prosegue la Confederazione – la necessità di introdurre strumenti di flessibilità per accompagnare le persone dal lavoro alla pensione, in particolare a fronte di crisi o ristrutturazioni aziendali o per favorire l’assunzione di giovani, estendendo alcune misure già in vigore come l’Isopensione o il Contratto di espansione. È stato condiviso l’impegno a verificare la situazione esodati, e l’Inps quantificherà sulla base delle casistiche previste nell’ottava salvaguardia, la platea di coloro che potrebbero perfezionare il requisito pensionistico (ante legge Fornero) entro il 31.12.2021”. “La ministra Catalfo ha ribadito l’impegno a risolvere la questione previdenziale del part-time verticale e del fondo esattoriale e – annuncia la Cgil – verranno istituite il prima possibile le due Commissioni tecniche di studio sulla separazione della spesa previdenziale e assistenziale e quella sui lavori gravosi. Abbiamo fatto presente al Ministro, la necessità ancor più di prima, di un intervento sulla non autosufficienza”.
“Al termine dell’incontro – conclude il sindacato di corso d’Italia – abbiamo convenuto l’attuazione di due tavoli di confronto: l’8 settembre per affrontare le questioni più urgenti e che dovranno rientrare nella prossima legge di Bilancio e il 16 di settembre per proseguire il confronto sulla riforma complessiva del sistema a partire dal 01.01.2022, attraverso un’apposita legge delega”
Il video incontro di oggi con la Ministra del lavoro Nunzia Catalfo “sulla previdenza è stato positivo anche se interlocutorio”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, che ha partecipato per la Cisl all’incontro.
“E’ stato condiviso un percorso per la prosecuzione del confronto che si svilupperà all’inizio di settembre con due appuntamenti – ha spiegato – uno focalizzato sui temi di maggiore urgenza che dovranno trovare risposta già nella prossima legge di bilancio anche rispetto a provvedimenti importanti che sono in scadenza, come ad esempio l’Ape sociale di cui chiediamo la stabilizzazione e l’ampliamento; un altro, invece, riguarderà altre questioni di più ampio respiro contenute nella piattaforma sindacale unitaria per una riforma complessiva del sistema previdenziale da attuare a partire dal 2022”.
In sede europea, ha detto Ganga, “sono riemerse critiche, decisamente strumentali, al nostro sistema di previdenza tacciato di essere troppo generoso. La Cisl respinge questa valutazione e la respinge anche rispetto a quota 100, misura che deve essere confermata fino alla sua naturale scadenza a dicembre 2021 e su questo punto la Ministra Catalfo ha confermato la volontà di non modificarla. Bisogna sottolineare che sono stati spese molte meno risorse del previsto e quota 100 è stata chiesta da molti lavoratori non per capriccio ma perchè che si sono ritrovati senza reddito da lavoro”.
“Abbiamo sottolineato – ha spiegato ancora – l’urgenza di attivare la Commissione di studio sulla spesa previdenziale e assistenziale anche per scongiurare strumentalizzazioni e false notizie e la Commissione sui lavori gravosi. E’ necessaria una maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione, il superamento dell’automatisto dell’aspettativa di vita applicato ai requisiti per la pensione e la correzione degli aspetti più iniqui del sistema previdenziale. E’ importate sostenere la previdenza delle donne, costruire una pensione contributiva di garanzia per chi ha carriere discontinue con basse retribuzioni, tutelare il potere di acquisto dei pensionati con misure atte a contenere gli effetti del calo del Pil e ampliare la cosiddetta quttordicesima.
Anche la previdenza complementare, in particolare quella di matrice negoziale merita attenzione e deve essere incentivata rispetto alle potenzialità che potrebbe esprimere in riferimento agli investimenti in economia reale”.
Inoltre al Ministro “abbiamo chiesto di risolvere definitivamente il problema degli esodati, quello relativo all’accesso alla pensione dei lavoratori in part-time verticale per i quali l’Italia è stata condannata per discriminazione anni fa dalla Corte di Giustizia UE e dare attuazione alla riforma del Fondo Esattoriali tutelando adeguatamente questi lavoratori”.
“Esprimiamo apprezzamento per l’insediamento di questo tavolo, ma vorremmo fare bene e presto, e perciò chiediamo al Ministero del lavoro di adoperarsi per superare i vincoli della burocrazia”. È quanto ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nel corso del confronto svoltosi oggi, in videoconferenza, con il Ministero del lavoro, sul tema della previdenza. “Ci stupisce, a questo proposito – ha sottolineato Bombardieri – la persistenza delle difficoltà nell’avvio delle Commissioni sulle pensioni. La separazione della previdenza dall’assistenza e l’individuazione dei lavori gravosi e usuranti sono questioni fondamentali, peraltro connesse anche alla nostra rivendicazione di una flessibilità diffusa. Ecco perché bisogna sbloccare subito questa situazione, per evitare ripercussioni sul prosieguo del confronto. Quota 100 per noi va confermata, ma – ha precisato il leader della Uil – va garantito anche il pensionamento a chi ha raggiunto i 41 anni di contributi. Occorre, poi, assumere alcune misure urgenti in materia previdenziale, con riferimento alla maternità, al lavoro di cura e ai giovani. Chiediamo, inoltre, di superare l’automatismo dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, di rilanciare le adesioni alla previdenza complementare, di restituire potere d’acquisto ai pensionati, recuperando la piena indicizzazione, anche attraverso la leva fiscale e l’estensione della 14esima.
Infine – ha concluso Bombardieri – bisogna chiudere definitivamente la vicenda esodati e affrontare concretamente il tema della non autosufficienza”. La riunione si è conclusa con la definizione di due date per il prosieguo del confronto: l’8 settembre sui temi più urgenti da inserire in legge di bilancio, e il 16 settembre sugli argomenti che dovranno dare corpo alla riforma delle pensioni.
TN